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Uno studio dice che non è mai troppo tardi per smettere di fumare
Che le sigarette siano nocive per la salute lo abbiamo capito, anche se molti continuano ad addurre come scusa che «mio nonno fumava quelle senza filtro, ed è campato fino a cent’anni», per evitare di smettere. Secondo uno studio apparso su Nature, ci sarebbe speranza anche per loro.
Come ha spiegato al Guardian Peter Campbell del Wellcome Sanger Institute, «i risultati ottenuti dalle nuove ricerche dimostrano che non è mai troppo tardi per smettere di fumare. E che i benefici si possono riscontrare smettendo a 20, 40 o 60 anni». Alcuni soggetti dello studio, infatti, hanno dichiarato di aver consumato più di 15 mila pacchetti di sigarette nel corso della loro vita, «ma nel giro di pochi anni dall’abbandono, tutte le cellule danneggiate che rivestivano i loro bronchi sono state sostituite da cellule sane», ha continuato l’esperto, che ha analizzato le biopsie polmonari di 16 persone, tra fumatori attuali, ex fumatori, adulti che non avevano mai fumato e anche bambini, alla ricerca di quelle anomalie respiratorie che nel tempo posso evolversi in malattie gravi.
Dalla ricerca è emerso inoltre che mentre negli attuali fumatori 9 cellule su 10 presentavano mutazioni (comprese quelle che possono causare il cancro), negli ex fumatori, molte delle cellule danneggiate erano state sostituite da altre identiche a quelle osservate nelle persone che non avevano mai fumato. «Ma il meccanismo con cui avviene tale sostituzione non è ancora chiaro del tutto», ha aggiunto Campbell, ventilando la possibilità che esista, «una sorta di serbatoio di cellule sane. Si tratta di scoperte che sollevano nuove domande a cui dobbiamo ancora rispondere. Ma è un ottimo punto di partenza».

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