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Perché dobbiamo rivalutare il microonde

Su The Outline, Noah Kulwin ha scritto un articolo in difesa del microonde, elettrodomestico decaduto, la cui presenza nelle nostre cucine è diventata ormai quasi inutile. Onnipresente ma relegato al ruolo di soprammobile (magari nemmeno tanto bello), il microonde è definitivamente tramontata. Un articolo di Quartz del 2014 ne decretava la «lenta morte», motivandola con il cambiamento nelle nostre abitudini alimentari che negli ultimi anni che privilegiano sempre di più metodi di cottura lenti e salutari. Ma la fine dell’elettrodomestico non è dovuta soltanto al timore sempre più diffuso nei confronti delle radiazioni e della loro presunta azione cancerogena (Kulwin cita un recente sondaggio: secondo i dati raccolti, la maggior parte delle persone considera il cibo scaldato al microonde molto più malsano di quello scaldato al forno o ai fornelli). È anche questione di gusto: un tostapane, ad esempio, può scaldare panini, pizze surgelate e altre pietanze senza farli diventare spugnosi e mollicci. Nel suo articolo Noah Kulwin cerca di riabilitarlo. Secondo lui, il forno a microonde rimane «una delle cose più sorprendenti emerse dall’industria della difesa».

Un microonde Samsung degli anni ’70 (foto Hulton Archive/Getty Images)
La possibilità di cuocere i cibi così fu scoperta per caso nel 1945 da Percy Spencer, dipendente della Raytheon, un’importante azienda statunitense del settore della difesa, mentre realizzava magnetron per apparati radar: una barretta di cioccolato gli si sciolse in tasca (ilprimo cibo che provò intenzionalmente a cuocere fu il pop corn). Ventidue anni dopo il deposito del primo brevetto, laRaytheon Amana ha introdotto il “Radarange”, un forno a microonde da banco da 500 dollari, considerato il primo forno a microonde economico per le famiglie americane. Ma a parte la sua storia, che secondo Kulwin basta a renderlo un oggetto affascinante, «l’umile, sottovalutato e onnipresente» forno a microonde è ad oggi il metodo più comodo, veloce ed efficace per scongelare i cibi, soprattutto la carne. Anche le verdure e le carni bianche sono ottime candidate per il forno a microonde, che permette di cuocerle in breve tempo e senza aggiunta di grassi. Le condizioni di sicurezza garantite dai forni in commercio sono accettabili da un bel po’ di anni: in realtà non si ha alcuna dispersione delle onde eletromagnetiche all’esterno del forno stesso e all’interno dei cibi non si hanno modificazioni chimiche importanti, quando rispettati i tempi di cottura. Inoltre, aggiunge Kulwin, «Se hai bisogno di riscaldare una borsa dell’acqua calda (un altro oggetto che forse non usiamo più così spesso, ndr), il microonde è la soluzione migliore».

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