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22:19 sabato 21 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

“Climate emergency” e “cancel culture” sono le parole dell’anno

04 Dicembre 2019

Anche quest’anno, i dizionari hanno selezionato le parole che meglio raccontano gli scorsi 12 mesi, misurando così gli eventi e i personaggi che più hanno catturato l’interesse delle persone. La scelta della collana Oxford Dictionaries è caduta su “climate emergency”, dopo un significativo aumento del suo uso nell’ultimo anno. Definita come «una situazione in cui sono necessarie azioni urgenti per ridurre o arrestare i cambiamenti climatici ed evitare i danni ambientali potenzialmente irreversibili che ne derivano», l’Oxford Dictionaries ha affermato che l’espressione è passata da una tiepida rilevanza al designare «uno dei più importanti argomenti dibattuti nel 2019».

Stando a quanto riporta Dazed & Confused infatti, l’ascesa di una simile terminologia evidenzia come il linguaggio, nel 2019, abbia riflesso l’urgenza che circonda le questioni ambientali. Spinto dall’attivismo dei Fridays for Future, dagli Extinction Rebellion e dall’attenzione rivoltagli dai media. «Nel 2018, il termine “clima” non è apparso tra le parole associate a un’emergenza, che era stata declinata invece in “emergenza sanitaria” ed “emergenza familiare”», ha affermato il team che si è occupato della selezione. «Ma con “emergenza climatica” vediamo qualcosa di diverso. Una nuova espressione, per una nuova tendenza».

Tra le altre parole selezionate, c’è anche “existential”, scelta da Dictionary.com per identificare «il senso di preoccupazione per l’esistenza umana e il fatto che più degli altri anni ci siamo fermati a riflettere sulle conseguenze delle nostre decisioni», come ha spiegato il Research editor del dizionario online, John Kelly. “Cancel culture” è stata invece l’espressione scelta dal Macquarie Dictionary, che l’ha definita come «la pratica di non supportare più le persone, in particolare le celebrità, e i prodotti che sono considerati inaccettabili dal punto di vista etico».

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