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La serie di The Verge sulle cose maleducate che si fanno con la tecnologia

Se Giovanni Della Casa scrivesse oggi un nuovo Galateo, dovrebbe certo considerare numerosi aspetti che all’epoca in cui si ritirò nell’abazia di Sant’Eustachio nemmeno erano stati ventilati. È maleducato postare una foto su Instagram prima di averla inviata al proprio fidanzato/a? È da villani ignorare i presenti per controllare se qualcuno ha retwittato il nostro ultimo post o leggere le conversazioni WhatsApp dello sconosciuto che ci siede accanto in metropolitana? È da impertinenti continuare a chiedere il caricatore alle altre persone? Sì, questo lo è sicuramente.
A realizzare un trattato delle buone maniere 2.0 è The Verge con la serie Tech Etiquette, relativa alle cose imbarazzanti e fastidiose che le persone fanno utilizzando la tecnologia. Tra le prime situazioni comuni di cui la serie tratta, racconta The Verge, è appunto la richiesta costante di avere in prestito il carica batterie altrui. «Una delle cose che detesto di più è arrivare al lavoro e vedere che qualcuno sta usando il mio caricatore senza avermelo chiesto. E avere in risposta “scusa, arrivo al 50% e te lo ridò”», si dice nel video postato sul profilo Instagram della rete di notizie americana. «La tecnologia trasforma le persone in strane creature», si legge nella didascalia all’episodio. «Genera comportamenti grossolani e dal momento che non esiste un manuale ufficiale di etichetta tecnologica, abbiamo deciso di crearlo noi».

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.