Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Ci vogliono 38 secondi per giudicare una casa in cui siamo ospiti

Giudichiamo i libri dalle copertine, e non possiamo farne a meno. Allo stesso modo, giudichiamo le persone dalla prima impressione e, secondo uno studio, facciamo lo stesso anche con le case. Con una differenza: in quest’ultimo caso, ci mettiamo soltanto 38 secondi. Stando a quanto riporta il sito House Beautiful, una ricerca condotta dall’Indipendent Network Veka pone in luce come numerose persone si formino un’opinione su un appartamento in meno di un minuto, basandosi, come primo tra i criteri di giudizio, sull’odore; seguito dalla temperatura, dall’assenza di polvere, dall’arredamento, pulizia generale, condizione delle finestre, dai libri che si possiedono e dalle condizioni del mobilio. Infine, sempre in ordine, pare che anche il colore delle pareti e le chincaglierie influenzino la nostra prima impressione.
Interrogando 2 mila campioni, lo studio ha scoperto che (in media) tre persone su dieci tendono a non dire mai ai proprietari di casa cosa pensano veramente. Molti avrebbero addotto come motivazione il fatto di sentirsi sotto pressione, e lo stesso varrebbe per i proprietari di casa (l’86% ha affermato di pulire la casa da cima a fondo prima dell’arrivo degli ospiti, prestando attenzione a numerosi dettagli). E sempre a proposito dei proprietari, dall’indagine dei ricercatori è emerso che solo sei su dieci si considerano orgogliosi della propria abitazione. «Le nostre case sono ovviamente molto personali poiché sono una chiara rappresentazione di noi stessi e del nostro stile», ha detto un portavoce del network, «per questo non ha senso essere preoccupati o temere il giudizio di chi viene a farci visita la prima volta».

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