Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Nella prossima mostra di Urs Fischer ci sarà una candela gigante a forma di Leonardo DiCaprio

Se è ormai comprovato il fatto che Leonardo DiCaprio sia un’opera d’arte vivente, l’artista Urs Fischer ha deciso di trasformarlo, concretamente, in una scultura. Stando a quanto riferisce Paper, la nuova mostra di Fischer in programma da Gagosian a Parigi il prossimo 14 ottobre sarebbe intitolata “Leo”, «e non è uno scherzo, si chiama davvero così», ha commentato l’artista.
Da tempo lo scultore svizzero, considerato uno dei più grandi del nostro tempo, opera sull’immagine delle celebrità trasformandola in altro: enormi candele di cera che, sciogliendosi, suggeriscono una riflessione sulla natura effimera del successo e della vita. È quanto già accaduto con i collezionisti Peter Brant e Dasha Zhukova e con il commerciante d’arte Bruno Bischofbergerr, che si deformavano sotto gli occhi dei visitatori. Anche Katy Perry è stata reinterpretata in chiave artistica, attraverso una statua in argilla malleabile, che il pubblico era invitato a modellare e modificare.
L’attività artistica di Fischer, che combina illusione e realtà, violenza e ironia, eternità e fugacità, si inserisce in un orizzonte ormai noto per l’arte contemporanea che, da Warhol a Basquiat, ha “usato” le celebrità per porre domande sull’umanità, sul consumismo e sul senso della privacy.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.