Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Una donna che ha scambiato del wasabi per avocado è finita in ospedale con dei problemi cardiaci
Se vi siete mai chiesti cosa potrebbe succedere ingerendo una generosa porzione di wasabi, la celebre pasta verde piccante ottenuta dal ravanello giapponese, la disavventura di una donna israeliana vi farà desistere da qualsiasi tentativo alla Hot Ones. Come riporta Ifl Science, infatti, la sfortunata sessantenne si trovava a un banchetto nuziale, quando ha visto un generoso cucchiaio di wasabi e, scambiandolo per avocado, l’ha mangiato senza indugio. Immediatamente, ha avvertito una forte sensazione di calore al petto accompagnata da battiti accelerati, che si è poi estesa alle braccia ed è continuata per molte ore. La signora ha aspettato che il malore si attenuasse e solo il giorno dopo, sentendosi ancora spossata, ha deciso di rivolgersi a un medico.
Le è stata quindi diagnosticata la sindrome tako-tsubo, detta anche “sindrome del cuore infranto”. È la prima volta che questa particolare forma di cardiopatia da stress, di solito transitoria, viene provocata dal cibo: è infatti molto comune nelle donne che hanno superato i sessant’anni ed è generalmente innescata da uno stress fisico o emotivo. Si tratta di una disfunzione del ventricolo sinistro che si manifesta con sintomi come acuto dolore toracico, fame d’aria, alterazioni elettrocardiografiche e alterazioni degli enzimi di necrosi. I casi registrati di solito sono legati a eventi traumatici come la morte di una persona cara o a un grande spavento, nel 2018 è successo anche a una donna texana che aveva appena perso il cane. Questa volta, però, pare sia stata colpa del wasabi ma anche, per proprietà transitiva, della nostra eccessiva fiducia nell’avocado.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.