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21:27 domenica 22 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

C’è una rivista scritta da una sola persona dalla prima all’ultima parola

27 Agosto 2019

C’è un magazine che esce 9 volte l’anno, con 80 pagine e 30.000 parole per centinaia di recensioni di libri. Per scriverlo serve un lavoro ininterrotto, sette giorni su 7, con una sola domenica di pausa ogni 6 settimane. Perché ha un solo redattore. Lui è Ed Needham, ex caporedattore di Rolling Stones, ed editor di Maxim e FHM e la sua rivista, di cui è l’unico contributor, si chiama Strong Words. Newstatesman lo ha incontrato nel suo appartamento di Camden (Londra), dove lavora tutti i giorni recensendo gli audiolibri che ascolta nel tragitto fino a casa della fidanzata, nel quartiere di Hammersmith, dove passa la notte.

Il magazine è una guida in un mercato del libro saturo, ma anche un’impresa personale. «Ci sono sicuramente tanti libri là fuori, ma è anche chiaro che nessuno si farebbe carico da solo di un simile progetto se non avesse un pressante bisogno biologico di lavorare duramente», commenta la testata. Per Needham, che ha finanziato il magazine con i propri risparmi, la scelta di avventurarsi in un’impresa solitaria è soprattutto di natura economica: «Niente costa più dello staff», diceva il suo vecchio capo Felix Dennis, editore di Maxim. Il tutto è reso possibile dalla tecnologia, che semplifica il processo di produzione, e da un modello di business sostenibile. «Il principale motivo del collasso dell’industria dei magazine è la migrazione della pubblicità dalla carta al digitale», spiega Needham, che ha deciso infatti di affidarsi agli abbonamenti.

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