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11:30 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Perché il 3% degli uomini americani ha deciso di adottare il cognome delle mogli

20 Agosto 2019

Ammar Kalia del Guardian ha incontrato e interrogato gli uomini che hanno deciso di rivoltare la tradizione: secondo uno studio del 2016 pare infatti che il 3% degli uomini negli Stati Uniti abbia deciso di prendere il cognome delle mogli. Mentre i matrimoni tra coppie di sesso opposto sono in declino dagli anni ’70, ricorda Kalia, la stragrande maggioranza delle mogli prende ancora il cognome del marito. Negli Usa alcuni uomini hanno deciso di ribellarsi, scegliendo di adottare il nome della moglie. «Per me», dice Nick Black, «la famiglia non è legata a un nome. Mia moglie, d’altra parte, proviene da una famiglia molto piccola, quindi era più importante per lei mantenere il suo nome». Secondo lui, il fatto che ci si aspetti che la moglie prenda automaticamente il nome del marito è una pratica arcaica che promuove la nozione di possesso.

Nel 2017, Rachael Robnett, professore di psicologia all’Università del Nevada, ha condotto uno studio su come le percezioni degli uomini cambiano in base ai cognomi delle mogli: i risultati riflettevano le norme di genere. Gli uomini le cui mogli avevano scelto di mantenere il proprio nome venivano considerati “timidi”, “sottomessi” e con meno potere all’interno della relazione. «Le donne sono percepite come più potenti se mantengono il loro nome e siamo rimasti scioccati dalla pervasività degli stereotipi di genere quando si tratta degli uomini», afferma Robnett. «Ci vorrà molto tempo perché l’idea gli uomini prendano i nomi delle loro mogli attecchisca, poiché le tradizioni eterosessuali sono molto radicate. È più probabile che le persone si allontanino dal matrimonio piuttosto che cercare di riformare l’istituzione stessa».

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