Hype ↓
16:05 giovedì 19 giugno 2025
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Da anni ripete che non ci sarà una terza stagione della serie Netflix perché costa troppo: tre film potrebbero essere la soluzione.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.
La Juventus era nello Studio Ovale mentre Trump parlava dei destini del mondo La visita della squadra alla Casa Bianca probabilmente verrà ricordata come una delle scene più surreali della storia del club italiano.
Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
Nanni Moretti ha raccontato i primi dettagli del suo prossimo film Si intitolerà Succederà questa notte, sarà un adattamento di una raccolta di racconti di Eshkol Nevo e i protagonisti saranno Jasmine Trinca e Louis Garrel.
A causa del caldo (e dell’overtourism), in futuro ferie e chiusure aziendali potrebbero essere spostate in primavera Sta già succedendo, in realtà: chi può parte quando le temperature sono ancora sopportabili, i luoghi meno affollati e i prezzi più accessibili.

Quando siamo andati sulla Luna

Una selezione di articoli (e un podcast) per celebrare l’allunaggio, avvenuto oggi cinquant’anni fa.

di Studio
20 Luglio 2019

In questi giorni tutti i giornali del mondo ricordano e celebrano i cinquant’anni dalla missione dell’Apollo 11, che il 20 luglio del 1969 portò per la prima volta nella storia tre astronauti a camminare sul suolo lunare. Quei tre uomini erano Neil Armstrong, Edwin E. Aldrin Jr. detto Buzz e Michael Collins – tre personalità piuttosto particolari, che Francesco Longo ha raccontato questa settimana su Studio – e la loro impresa, frutto di uno sforzo collettivo, è certamente uno dei momenti più significativi del secolo scorso. Oggi guardiamo allo sbarco sulla Luna con nostalgia e anche un certo disincanto, impegnati come siamo con i problemi della Terra. È vero però che le scoperte di oggetti estranei come ’Oumuamua, la prima foto di un buco nero, rilasciata ad aprile 2019, le missioni su Marte, film come Arrival e First Man ed eventi come il lancio della Tesla hanno riacceso un grande interesse nei confronti dello spazio. Che forse non si era mai affievolito.

“The Moment That Made Neil Armstrong’s Heart Rate Spike”The Atlantic
Come tutti i giornali americani, anche l’Atlantic ha realizzato uno speciale interamente dedicato al cinquantesimo dell’allunaggio. Tra i tanti contenuti che i lettori possono consultare per rivivere e riscoprire la missione dell’Apollo 11, c’è una trascrizione dei battiti del cuore di Neil Armostrong e Buzz Aldrin nel momento in cui toccarono il suolo lunare. Li ha registrati Gerald Schaber, uno dei geologi che, dalla Terra, seguiva i movimenti dei colleghi nello spazio. «I nostri cuori battevano così forte, ovviamente, così come quelli di tutti coloro che stavano seguendo lo sbarco, così pensai di controllare cosa succedeva ai loro», ha raccontato Schaber alla giornalista Marina Koren.

“Moon Hours” The New Yorker
Il New Yorker ha raccolto in unico luogo tutti i contenuti pubblicati a partire da quel 20 luglio. Lo speciale interattivo si chiama “Moon Hours” e riprende la copertura originale dell’evento fatta dal magazine, che si concentrava soprattutto sui party organizzati o improvvisati dai newyorkesi di Manhattan per seguire l’evento trasmesso dalla tv. Sono state aggiunte le posizioni su Google Maps, ma anche fotografie, video e audio dell’epoca che raccontano com’era, «quella piovosa notte di luglio», osservare i primi uomini che camminavano sulla superficie della Luna.

“The greatest photos ever? Why the moon landing shots are artistic masterpieces” The Guardian
Jonathan Jones ha analizzato le fotografie scattate sulla Luna da un punto di vista che solitamente passa un po’ in secondo piano, quello artistico. Ci avete mai pensato? Le foto di Neil Armstrong, tra cui il famoso ritratto del collega Buzz Aldrin, con lui nella missione Apollo 11, sono state immediatamente riconosciute come immagini di fondamentale importanza storica e simbolica. Ma non si è mai parlato abbastanza delle loro qualità estetiche: Jones le definisce le fotografie migliori che siano mai state scattate.

“Is It Time to Play With Spaceships Again?”The New York Times
L’anniversario della missione sulla Luna arriva in un momento in cui i viaggi nello spazio sono di nuovo entrati nella conversazione nazionale degli Usa. Il presidente Trump ha detto che vuole riportare gli americani sulla luna entro il 2024, e una nuova generazione di oligarchi spericolati si è unita all’azione, attirata da contratti governativi e grandiose visioni fantascientifiche. Tra l’eccitazione e la nostalgia, è facile dimenticare che negli ultimi cinquant’anni non abbiamo mai veramente risposto alla domanda centrale: perché vogliamo andare nello spazio? È una questione politica, scientifica o di sopravvivenza? Dennis Overbye ha provato a rispondere.

“Nasa’s daunting to-do list for sending people back to the Moon” – The Verge
Se l’obiettivo è mandare gli umani sulla Luna entro il 2024, mancano solo cinque anni. Un ritorno così ambizioso è possibile in così poco tempo? Il piano si chiama Artemis e, come Apollo, richiede un missile gigante e dei lander per portare le persone sulla superficie lunare. Forse la cosa più importante che distingue Artemis dal programma Apollo è che questa volta l’enfasi è sulla sostenibilità. Piuttosto che mandare le persone a passeggiare sulla Luna per alcune ore, la Nasa vuole costruire una sorta di avamposto sostenibile vicino alla superficie lunare per il prossimo futuro. The Verge ha fatto un elenco delle cose che la Nasa dovrà preparare per la missione del 2024.

“There’s a Tiny Art Museum on the Moon That Features the Art of Andy Warhol & Robert Rauschenberg” – Open Culture
L’incredibile storia di un minuscolo museo d’arte che (forse) è stato depositato sulla Luna dal 1969: si tratta di pezzo di ceramica delle dimensioni di un francobollo che contiene i contributi di artisti del calibro di John Chamberlain, Forrest Myers, David Novros, Claes Oldenburg, Robert Rauschenberg e Andy Warhol.

“13 minutes on the Moon”Bbc
Lo sbarco sulla Luna poteva concludersi in un gran disastro, tant’è che, come tutti sanno, il presidente Richard Nixon aveva pronti i necrologi dei tre astronauti qualora qualcosa fosse andato storto. Nonostante le premesse e le difficoltà del percorso, però, la missione si compì ugualmente: qui la Bbc ne ha raccontato la complessa gestazione in un bellissimo podcast di 11 episodi. Con un bonus: le musiche di Hans Zimmer a fare da sottofondo.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.