Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Come sono nati i mattoncini Lego
Danimarca 1958. I mattoncini Lego vengono brevettati da Kirk Kristiansen. Inizia con questa scritta commemorativa, a corredo di una foto di famiglia, la video intervista che la Bbc dedica a Kjeld Kirk Kristiansen, figlio del fondatore ed erede dell’ormai celebre colosso. La parola “Lego” deriva da “Leg godt”, un’abbreviazione danese che significa “gioca bene”, spiega Kjeld che racconta come la nascita dei Lego coincida con un particolare momento della storia: la fine della Seconda guerra mondiale. «Le case erano state distrutte, c’era bisogno di ricostruire», afferma il figlio del fondatore, che all’epoca aveva solo 10 anni. E, insieme alla sorella, divenne il volto pubblicitario dei nuovi mattoncini. Ma non solo: è sua, ad esempio, l’idea di umanizzare le statuine, aggiungendo le braccia e le gambe.
L’azienda nasce da un momento di crisi anche personale: Kristiansen padre, non riuscendo a guadagnare abbastanza come falegname, decide di trasformare in business il suo hobby di fabbricare giocattoli. Abbandona così il legno per un materiale allora considerato innovativo: la plastica. Dieci anni dopo, nel 1968, quasi 2 milioni di visitatori invasero il nuovo parco divertimenti Legoland. Ed era solo l’inizio. Due anni fa, a Billbund, dove tutto è nato, l’azienda ha aperto la Lego House, un enorme edificio interamente costruito con i mattoncini. Come riportato l’anno scorso dal Sole 24 ore, nel 2018 la Lego ha chiuso con un utile operativo di 10,8 miliardi, in crescita rispetto all’anno precedente.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.