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20:29 mercoledì 7 maggio 2025
Il governo spagnolo ha approvato la settimana lavorativa corta Se la legge dovesse essere approvata anche dal Parlamento, 12 milioni di persone lavoreranno due ore e mezzo in meno alla settimana.
Plestia Alaqad, una delle più famose giornaliste palestinesi, ha pubblicato il suo diario di guerra Lo ha intitolato The Eyes of Gaza, un libro per raccontare alle future generazioni che cos'era la vita a Gaza prima della guerra e cosa ne è rimasto dopo.
Grazie a una collaborazione tra Cinecittà e New York è stata realizzata la più grande retrospettiva su Monica Vitti E anche la prima mai fatta negli Usa: si intitola "Monica Vitti: La Modernista" e raccoglie 14 tra i più bei film dell'attrice.
Per la prima volta nella storia, un fumetto ha vinto il Premio Pulitzer  L'unico precedente è stato Maus nel '92, che però vinse nella categoria Special Awards and Citations.
Anche i cardinali stanno guardando Conclave per prepararsi al Conclave Stando a fonti vicinissime al Vaticano, tutti i cardinali che lo hanno visto hanno trovato il film molto realistico.
È morto Enrico Baleri, il designer che ha inventato la sedia Spaghetti Aveva 83 anni e nel 1979 disegnò, assieme a Giandomenico Belotti, un oggetto che è diventato un'icona del design italiano.
Il Ceo di Pop Mart ha guadagnato un miliardo e mezzo di dollari in una settimana grazie ai Labubu Ora il 38enne Wang Ning ha un patrimonio personale di 16,1 miliardi di dollari.
La Città del Vaticano “spegnerà” la sua rete telefonica per tutta la durata del Conclave Una misura drastica ma, a quanto pare, necessaria per garantire la segretezza dell'elezione del Papa.

Come si parlava di Amazon quando fu fondata

04 Luglio 2019

«C’è una nuova grande libreria in città, che non troverai sulla mappa di Seattle. Se quindi vuoi girovagare tra i suoi corridoi per esaminare la sua offerta, dovrai guardare su Internet». Così, nel novembre del 1995, la media company americana Knight-Ridder annunciava l’avvento di quello che sarebbe diventato il più grande colosso di e-commerce del mondo.

Stiamo parlando di Amazon. La società, fondata il 5 luglio 1994 dal futuro miliardario Jeff Bezos, compie 25 anni. E all’inizio, come molti ricordano, vendeva solo libri. Ma quale fu la reazione dei contemporanei di fronte alla possibilità di poter accedere con un click a una libreria di oltre un milione di titoli? A chiederselo è Paleofuture, la sezione di nostalgia futuristica di Gizmodo. Che estrapola dagli articoli pubblicati a metà degli anni ’90 tutti quegli elementi di novità che oggi non avrebbero nessun potenziale di “notiziabilità”: dalla possibilità di usare la carta di credito direttamente online oppure tramite telefono e fax, ai costi irrisori delle spedizioni.

Gli articoli oscillavano spesso tra scetticismo e ridicolizzazione. Un pezzo di Slate per esempio prendeva in giro la nuova impresa. Così recitava il sottotitolo: «La libreria più grande del mondo? Puah. La più economica, veloce e conveniente? Ancora Puah». Parole dei due autori dell’articoli, Jonathan Chait e Stephen Glass, noti al pubblico per ben altri motivi: il primo per essersi schierato, con una motivazione molto criticata, a favore della guerra in Iraqil secondo invece è diventato a tal punto famoso per le sue bufale da diventare protagonista di un film (Shattered Glass).

Le critiche arrivavano anche dagli esperti, come dimostrano gli appellativi di “Amazon toast” e “Amazon bomb” attribuiti all’azienda dai più scettici che la vedevano appunto morente o sul punto di fallire.  Che le cose siano andate in modo totalmente diverso lo sappiamo già. Della versione italiana di questa storia avevamo parlato in questo reportage.

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