Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Cosa ci faceva Marilyn Manson in Vaticano?
«Non ho mai davvero odiato il vero e unico Dio, ma il Dio delle persone» cantava Marilyn Manson nel singolo Disposable Teens, indossando le vesti papali. Diciannove anni dopo, l’autoproclamata Superstar Anticristo incontrerà il papa. Nemmeno questa volta si tratta del vero (e nemmeno tanto unico) papa di Roma, ma del protagonista della nuova serie originale Sky-Hbo di Paolo Sorrentino The New Pope.
Il sequel di The Young Pope sta per arrivare, anche se non abbiamo ancora una data certa. Una strategia dell’attesa, a cui si aggiunge ora un altro mistero: quale sarà il ruolo della rockstar? Troppo presto per dirlo. Tutto quello che sappiamo è contenuto in due brevi post. Uno è quello dell’annuncio via Twitter di Hbo, che posta anche lo scatto di una cotonata Sharon Stone. L’altro è dello stesso Manson, che risponde scrivendo “The New Pope sarà fantastico” alla foto che lo ritrae.
Che la lunga strada dall’inferno lo abbia portato proprio in Vaticano? Non si può resistere alla tentazione di immaginare la nuova serie di Sorrentino come il sequel di un’altra storia raccontata nell’autobiografia della rockstar The Long Hard Road Out of Hell, uscita nel 1998 sia negli Stati Uniti che in Italia (per Sperling & Kupfer), dove Manson si definisce ministro della Chiesa di Satana.
The New Pope is gonna be fantastic. When in Rome pic.twitter.com/tvuoCJjqbi
— Marilyn Manson (@marilynmanson) 17 maggio 2019
Tra sacro e profano, Marilyn Manson e il regista napoletano si erano già incontrati virtualmente in uno scenario narrativo comune: la radicalizzazione del mondo cattolico attraverso la messa in scena di un anti-papa e la passione per le atmofere dark, che secondo la Cnn caratterizzavano ancheThe Young Pope.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.