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Sally Rooney si è schierata a difesa di Palestine Action, un’organizzazione non violenta accusata di terrorismo dal governo inglese «Davanti a uno Stato che sostiene un genocidio, cosa dovrebbero fare le persone per bene?», ha scritto sul Guardian, condannando la decisione del governo inglese.
La nuova arma di propaganda preferita dell’Iran sono i Lego In particolare, cartoni animati che riprendono l'estetica Lego in cui si racconta che Netanyahu e Trump sono amici del diavolo.
Elio è il peggior esordio al botteghino nella storia della Pixar Il film ha incassato appena 21 milioni di dollari negli Usa e in Italia è rimasto sotto il milione di euro: nessuno prevedeva andasse così male.
Chi sono i Mind Enterprises, il duo italo disco diventato virale grazie a un video davvero molto italo disco Tra parodia e nostalgia, Secco (Andrea Tirone) e Baffone (Roberto Conigliaro) hanno guadagnato migliaia di nuovi follower in poche ore.
È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore che conoscevamo tutti Oggi, 23 giugno, avrebbe compiuto 99 anni.
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.

Il 10 aprile verrà mostrata la prima foto di sempre di un buco nero

09 Aprile 2019

Com’è fatto un buco nero? Se l’immagine più vicina che alberga nella vostra mente di queste misteriose formazioni stellari è quella di Matthew McConaughey che ci cade dentro in Interstellar, alcuni astronomi sono pronti a cambiare per sempre il modo in cui li pensate. Come segnala il New York Times, l’appuntamento è per mercoledì 10 aprile alle 9 di mattina, le tre di pomeriggio in Italia, quando l’Event Horizon Telescope (EHT), un progetto internazionale di studio che ha l’obiettivo di studiare l’ambiente circostante Sagittarius A* (il buco nero supermassiccio situato al centro della Via Lattea), presenterà al mondo le prime immagini di quelli che potrebbero essere due buchi neri.

«Uno degli oggetti si trova al centro della galassia della Via Lattea, sepolto nelle profondità della polvere interstellare e del gas, ed equivalente in massa a 4,1 milioni di soli che altrimenti sono scomparsi dall’universo visibile» spiega Dennis Overbye sul Nyt, che sottolinea come ci sia molta riservatezza rispetto all’evento di domani. Nell’aprile del 2017 la rete di astronomi, che si è gradualmente allargata nell’ultimo decennio, contava otto telescopi sincronizzati da orologi atomici che per dieci giorni consecutivi hanno scrutato, alternandosi, il centro della Via Lattea e della galassia M87. Nei successivi due anni, gli scienziati si sono quindi concentrati sull’analisi e l’elaborazione della enorme quantità di dati raccolti. Troppo voluminosi per essere trasmessi su internet, i dati sono stati immagazzinati su hard disk conservati all’Haystack Observatory del Mit a Westford, nel Massachusetts, e all’Istituto Max Planck a Bonn, in Germania. Nel 2018, i ricercatori si sono divisi in quattro gruppi che hanno lavorato indipendentemente l’uno dall’altro per non influenzarsi a vicenda, mentre altri telescopi si sono aggiunti all’operazione.

Nell’aprile del 2018, infatti, un telescopio situato in Groenlandia ha catturato il doppio delle immagini del 2017: le rivelazioni su questi dati non saranno presentate il 10 aprile, ma dimostrano la volontà di continuare e allargare la ricerca. I ricercatori di Event Orizon Telescope si sono dimostrati poi molto restii a rilasciare commenti prima dell’evento di domani, ma hanno fatto intendere che sarà un momento di grande celebrazione, condiviso in streaming in sei Paesi nel mondo. Per la prima volta, infatti, potremmo vedere qualcosa che si è sempre immaginato e ricostruito con calcoli matematici.

Aggiornamento al 10 aprile 2019: ecco la prima foto del buco nero presentata dai ricercatori dell’EHT

Foto EHT

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