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11:36 martedì 24 giugno 2025
Sally Rooney si è schierata a difesa di Palestine Action, un’organizzazione non violenta accusata di terrorismo dal governo inglese «Davanti a uno Stato che sostiene un genocidio, cosa dovrebbero fare le persone per bene?», ha scritto sul Guardian, condannando la decisione del governo inglese.
La nuova arma di propaganda preferita dell’Iran sono i Lego In particolare, cartoni animati che riprendono l'estetica Lego in cui si racconta che Netanyahu e Trump sono amici del diavolo.
Elio è il peggior esordio al botteghino nella storia della Pixar Il film ha incassato appena 21 milioni di dollari negli Usa e in Italia è rimasto sotto il milione di euro: nessuno prevedeva andasse così male.
Chi sono i Mind Enterprises, il duo italo disco diventato virale grazie a un video davvero molto italo disco Tra parodia e nostalgia, Secco (Andrea Tirone) e Baffone (Roberto Conigliaro) hanno guadagnato migliaia di nuovi follower in poche ore.
È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore che conoscevamo tutti Oggi, 23 giugno, avrebbe compiuto 99 anni.
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.

In Cina hanno tolto tutti i riferimenti all’omosessualità da Bohemian Rhapsody e non si capisce più niente

25 Marzo 2019

In Cina l’omosessualità non è più considerata un reato da più di due decenni: nonostante ciò, le raffigurazioni di relazioni omosessuali nei media continuano a non essere consentite. Nel fine settimana appena trascorso il biopic su Freddie Mercury è stato trasmesso in una selezione di cinema cinesi, ma il film è stato pesantemente censurato per rimuovere qualsiasi riferimento riguardo alla sessualità del cantante, alla droga e alla diagnosi di Aids. Dal film sono stati tagliati circa quattro minuti di filmati. Avendo avuto modo di vedere l’originale prima dell’uscita ufficiale nei cinema, molti spettatori si sono lamentati per l’assenza di alcune scene cruciali per lo svolgimento narrativo della storia, sottolineando come, a causa dei tagli, intere parti risultino completamente senza senso. Come spiega Abc, manca per esempio la scena in cui Mercury comunica alla sua fidanzata di allora Mary Austin di essere bisessuale, un dialogo importante perché mette fine alla loro relazione. La discussione è stata completamente tagliata, lasciando gli spettatori a chiedersi perché la coppia si sia lasciata. Un altro esempio: la scena con una riproduzione del video musicale per il singolo “I Want to Break Free” del 1984 – in cui i membri della band erano vestiti con abiti femminili –  è stata rimossa nella sua interezza.

Il mese scorso il servizio di streaming online cinese Mango TV ha suscitato polemiche dopo aver censurato il discorso di accettazione di Rami Malek agli Academy Awards, premiato per la sua interpretazione di Mercury. Nel discorso, Malek aveva fatto riferimento a Mercury come a un «omosessuale», un termine che è stato tradotto come «membro di gruppo speciale» nella trasmissione cinese. «È triste che usino il potere per nascondere la nostra esistenza», ha commentato un ragazzo gay interpellato da Abc. Secondo lui la censura non si limita a offendere la comunità Lgbtq ma distrugge il film: «L’obiettivo era raccontare al pubblico chi era Freddie e la sessualità, che era una parte molto significativa della sua identità, è stata completamente rimossa».

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