Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Un tizio ha mangiato per un anno cibo scaduto e non è morto
Un papà del Maryland di nome Scott Nash ha deciso di mangiare cibo scaduto per un anno per convincere la sua famiglia che è possibile mangiare prodotti che hanno superato la data di scadenza riprodotta sull’etichetta senza mettere a rischio la propria salute. Secondo Nash, fondatore del MOM’s Organic Market, sprechiamo troppo cibo a causa delle date “da consumare preferibilmente entro” impresse su ciò che compriamo. «La maggior parte del cibo viene scartata per via di queste date arbitrarie e confuse: cosa significa esattamente “scadenza”?».
Per sostenere la sua tesi, Nash ha trascorso un anno intero mangiando cibo scaduto. È ancora vivo per raccontarlo e ha elencato a Munchies i vari cibi di cui ha ignorato le date riportate sulla confezione, tra cui «carne scaduta da qualche settimana e yogurt che aveva superato il termine da sette, otto o nove mesi». Come dimostra un recente studio citato dall’articolo sullo stretto legame tra i fraintendimenti relativi alla data di consumo riportata sulle etichette e gli scarti di cibo, molti esperti sono d’accordo con Nash.

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