Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
I posti con i nomi più tristi del pianeta dove andare a San Valentino se sei single
Topic prende spunto dal lavoro di Donald Rudd, che da anni raccoglie sull’account Instagram @sadtopographies immagini dei luoghi dalle denominazioni deprimenti, per compilare un elenco di sei mete a tema “cuori solitari”.
Disappointment Island, New Zealand
Nella lista troviamo innanzitutto l’isola della delusione, un isola disabitata della Nuova Zelanda, a cui il nome fu affibbiato per demoralizzare i marinai.
Bowl of Tears, Colorado
Il bacino di lacrime è un piccolo lago nei pressi delle Montagne Rocciose dove, in passato, venivano battezzati i pellegrini americani.
Divorce Beach, Cabo San Lucas, Mexico
Riguardo alla spiaggia del divorzio, sull’estremità meridionale della Baja California, si precisa come «l’oceano diventi insidioso», ma la vista sul tramonto «è divina».
Broke, Australia
Non tutte le denominazioni hanno alla base precise ragioni storiche o geografiche, anzi: “fallito”, nel Nuovo Galles del Sud australiano, fu così nominato in onore di Sir Charles Broke dal suo amico ed esploratore Thomas Livingstone Mitchell, nel XIX secolo.
Alone, Italia
Nell’elenco figura anche la frazione del comune bresciano di Casto Alone, presente perché in inglese il termine ha il significato di “solitario”; dal momento che la sua popolazione odierna raggiunge a malapena i 140 abitanti, l’articolo ironizza sul fatto che, dati soprattutto i «pettegolezzi tipici dei paesi, chi dovesse vivere lì potrebbe realmente desiderare di restar solo».
Broken Heart Street
La scelta di chiamare questa strada a est di Las Vegas, “via dei cuori spezzati” è stata dettata da ragioni di marketing, un riferimento amoroso comune alle altre strade della zona, da Blushing Hearts Road a Lonely Heart Court.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.