La rapper e creator canadese ha raccolto un milione di dollari sulla piattaforma ad appena tre ore dall’apertura del suo profilo.
Le reazioni sui social al nuovo logo di Zara non sono positive
Mentre griffe come Saint Laurent, Balenciaga o Balmain rivedono i rispettivi loghi utilizzando il Sans-Serif e rendendo ogni lettera più chiara e facilmente leggibile, Zara si muove in controtendenza e propone come nuovo luogo un’insolita combinazione di caratteri sovrapposti, con la gamba della lettera R particolarmente accentuata. La tendenza dei marchi a modificare i loghi, tanto diffusa che c’è chi parla di una vera e propria «identicità», è stata in realtà dettata da esigenze pratiche: il Sans-Serif favorisce la leggibilità della scritta, migliorandola sia nella visualizzazione sugli schermi dei device, sia nella resa sui tessuti; una scelta che sembra funzionare, soprattutto se paragonata al nuovo simbolo della multinazionale spagnola, facilmente scambiabile per “Zaba”, come osserva Design Taxi.
Zara have updated their logo. pic.twitter.com/GhhQziNV1D
— It’s a Fabio ✌︎⁂ (@fffabs) 26 gennaio 2019
Designer, consulenti creativi e altri utenti dei social hanno subito iniziato a ironizzare sul nuovo logo: tra chi scherza sull’analogia tra le peculiarità della scritta e la magrezza delle testimonial («sta diventando più piccolo, come le modelle») e chi evidenzia la pessima leggibilità («si legge “zaba”, “rana” in polacco. Il re-design peggiore dell’anno, ed è soltanto gennaio…») il nuovo look della scritta sembra dunque scontentare tutti. Potrebbe trattarsi, però, di una sperimentazione temporanea: il logo ha debuttato infatti nella campagna pubblicitaria P/E 2019 della griffe, curata dall’art director Fabien Baron che, come segnalato dal profilo @gareth_hague, aveva usato una grafica simile per Harper’s Bazaar negli anni ’90.