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11:18 lunedì 5 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

L’ex Ceo di Starbucks Howard Schultz ha deciso di candidarsi alle presidenziali Usa 2020

28 Gennaio 2019

Il fondatore della multinazionale americana Howard Schultz avrebbe deciso di partecipare alle presidenziali Usa 2020, tanto che starebbe già preparando la campagna elettorale. Il New York Times precisa che, prima della decisione definitiva, il manager sarà impegnato nel tour per la promozione del memoir From the Ground Up. Nonostante una ricchezza stimata in 3,3 miliardi di dollari e il successo di Starbucks, Schultz (protagonista della storia di copertina su Studio n.30) dovrebbe affrontare diverse difficoltà come candidato indipendente, tuttavia si mostra fiducioso, dal momento che «molti repubblicani e democratici cercano una casa». I Democratici contrastano l’ipotesi della sua candidatura, convinti che provocherebbe una dispersione dei voti: «Non farlo» è stato, ad esempio,  il commento lapidario di Tina Podlodowski, presidente del partito a Washington. Shultz respinge l’ipotesi di un’affiliazione al partito dell’asinello, perché «è spostato troppo a sinistra» e programmi quali «l’università gratuita rappresentano una narrazione falsa quanto quella del muro, dunque dovremmo dire la verità su ciò che non possiamo permetterci mantenendo comprensione ed empatia». L’ex Ceo di Starbucks si è sempre distinto per le politiche aziendali progressiste, che prevedevano numerosi benefit per i dipendenti.

Schultz potrebbe non essere l’unico miliardario a partecipare alla competizione elettorale, visto che anche il tycoon ed ex sindaco newyorchese Michael Bloomberg potrebbe partecipare alle primarie democratiche; figure di questo profilo sembrano contrapporsi ai candidati come Elizabeth Warren o Bernie Sanders, dichiaratamente contrari alle campagne dei “billionaries”. Il paragone più immediato con l’ipotesi della corsa di Schultz è quello di Ross Perot, il magnate dell’elettronica texano che si candidò alla presidenziali nel 1992 e 1996, arrivando nel primo caso al 19% dei voti popolari senza, tuttavia, ottenere quelli decisivi dei grandi elettori. Il diretto interessato considera però sbagliati i paragoni con il passato: «Questo è un momento molto diverso per l’America, in termini sia di divisione sia della necessità di unire il Paese», ha detto al NYT.

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