Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Snapchat ha creato dei filtri che funzionano anche con i cani
Uno dei primi a comunicare questa importante notizia è stato il New York Magazine: l’articolo, firmato Brian Feldman, comincia così: «La tecnologia può essere molto spaventosa. Gli algoritmi muovono i mercati, modificano le società e sembrano influenzare ogni nostra mossa». Più che ai simpatici filtri di Snapchat questo incipit fa pensare a Black Mirror: proprio in queste su Youtube è comprarso il trailer ufficiale dell’attesissimo film interattivo che potremo guardare da domani su Netflix.

Il giornalista del New York Magazine Brian Feldman ha provato sul suo cane il filtro “cuoricini”.
Black Mirror a parte, come dimostra un aggiornamento Snapchat che si sta diffondendo questa settimana gli algoritmi hanno anche dei lati positivi: ad esempio, da adesso, ci permettono di applicare dei filtri ai musi dei nostri cani. Così Feldman commenta l’avvenimento: «Ogni passo che abbiamo fatto da quando i nostri progenitori hanno trascinato i loro corpi viscidi sulla terra ha portato a questo momento: ho appena messo degli occhiali da nerd al mio cane». Per attivare il filtro basta utilizzarlo come faremmo normalmente: il problema sarà convincere gli animali a guardare in camera. Conviene iniziare a fare pratica, avvisa Feldman, perché se la Storia ci insegna qualcosa, molto presto i filtri per cani saranno disponibili anche su Instagram.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.