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La dieta del gladiatori era per lo più vegetariana

20 Giugno 2018

Lo racconta Atlas Obscura: a giudicare da una serie di studi recenti, i gladiatori dovevano avere un aspetto alquanto diverso da quello a cui ci hanno abituati film come Il gladiatore (2000). Più che al Russell Crowe muscoloso del dramma epico di Ridley Scott, è molto più probabile che assomigliassero al Russel Crowe sovrappeso paparazzato negli anni successivi. A quanto pare, infatti, la loro dieta era quasi vegetariana, molto povera di proteine animali e ricchissima di carboidrati (orzo) e legumi (soprattutto fagioli).

Queste scoperte sono state fatte da un gruppo di medici antropologi dell’Università di Vienna che hanno analizzato le ossa di 67 gladiatori seppelliti circa 2000 anni fa in quella che oggi è la Turchia ma ai tempi faceva parte dell’impero romano. Attraverso un tipo di analisi detta “isotopica” il gruppo di studio è riuscito a risalire, calcolando le quantità di calcio e zinco, a quello che i gladiatori erano soliti mangiare. Sorprendentemente, il fatto che la loro dieta fosse poverissima di carne non era dovuto alla loro povertà o alla condizione di schiavi.

Secondo i ricercatori aveva a che fare con le loro performance durante il combattimento: mangiavano cibi calorici per far sì che il grasso creasse una sorta di strato aggiuntivo di protezione, una sorta di “armatura”. I nervi sarebbero stati così meno esposti e le ferite meno pericolose. Così i combattimenti erano anche più scenografici: i combattenti potevano ferirsi, sanguinare e andare avanti a combattere.

Ma allora perché nella maggior parte delle raffigurazioni antiche vengono ritratti come uomini snelli e muscolosi? (Anche se esistono eccezioni, ad esempio il dipinto del 1880 di Francesco Netti che vedete nel testo, Lotta dei gladiatori durante una cena a Pompei). «Semplice», scrive Ryleigh Nucilli su Atlas Obscura: «gli antichi erano proprio come noi. Idealizzavano la forma fisica e quando rappresentavano qualcuno – che fosse un gladiatore, un dio o un filosofo – tendevano a raffigurarlo un corpo perfetto, proprio come facciamo noi oggi modificando le foto con Photoshop».

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