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22:04 domenica 29 giugno 2025
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

Il movimento che si batte per il diritto dei bambini a piangere negli spazi pubblici

07 Giugno 2018

In Giappone ben 13 politici si sono coalizzati per sostenere una causa insolita: il diritto dei bambini di piangere negli spazi pubblici. A quanto pare, come riporta Quartz, la cultura giapponese tende ad essere meno tollerante, rispetto ad altre, nei confronti dei bambini che piangono. Alcuni esempi: il governo ha faticato ad aprire un numero sufficiente di asili perché alcuni residenti hanno bloccato i progetti di costruzione a causa delle preoccupazioni legate al rumore creato dai bambini. Nel frattempo, nel mese di ottobre 2017, All Nippon Airways, una compagnia giapponese, ha condotto una ricerca per capire come impedire ai bambini di piangere durante il decollo e l’atterraggio.

Lo stigma verso i bambini che piangono colpisce più duramente le madri, in particolare quelle che lavorano, che non possono evitare di portare i loro bambini in spazi pubblici affollati, come metropolitane o aerei. Nel 2016, un gruppo di donne giapponesi ha iniziato una campagna chiamata “We Love Babies Project” che ha incoraggiato i giapponesi a indossare adesivi con le parole “Naitemo iiyo!” (“Piangere è ok!”) per rassicurare le mamme che una “maggioranza silenziosa” dei loro concittadini non si preoccupava del suono delle grida dei loro bambini. Nei primi giorni di giugno, 13 politici giapponesi hanno promesso il loro sostegno alla campagna, consolidando un cambiamento a livello di governo, guidato dal primo ministro Shinzo Abe, per rendere il Giappone una società più adatta alle famiglie.

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