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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

C’è una polemica in corso tra Youtube e Wikipedia

16 Marzo 2018

Tutti usano Wikipedia per cercare informazioni. E Youtube non fa eccezione, come ha annunciato il Ceo della società, Susan Wojcicki. Durante la SXSW Interactive Conference, Youtube si è impegnata a verificare i video caricati dagli utenti. Quello della veridicità dei video, e più precisamente delle idee complottiste e della disinformazione che diffondono, è un problema serio: Facebook e Twitter lo stanno già affrontando da qualche anno. Il piano, ha detto Wojcicki, è quello di individuare i video complottisti che potrebbero generare disinformazione, mostrando in un riquadro sottostante il riferimento all’informazione corretta di Wikipedia. A quanto pare, però, Wikipedia non ne sapeva nulla. Infatti, in un tweet della Fondazione a cui appartiene, Wikipedia ha reso noto che non sussiste alcuna partnership con Youtube: insomma, non erano stati avvertiti.

Nel tweet, Wikimedia non obietta esplicitamente l’uso dei propri contenuti – che per licenza sono liberamente accessibili – da parte di Youtube. Il messaggio si concentra principalmente sulla natura non-profit della Fondazione, che si appoggia interamente a donatori e collaboratori non pagati. Slate fa notare che gli articoli di Wikipedia non sono oggetto di decisioni editoriali, e potrebbero quindi essere vulnerabili ad attacchi di troll e propagandisti (come ogni altra piattaforma opensource).

In altre parole, Youtube vuole combattere il complottismo esternalizzando il lavoro di ricerca e verifica delle informazioni. A Wikipedia sta bene, dal momento che la sua missione è proprio quella della libera condivisione. Tra le righe, però, si intravede una richiesta implicita di un qualche ritorno. La comunità che costruisce il sito è composta da più di un milione e mezzo di utenti in Italia, dei quali circa 9 mila contribuiscono con modifiche periodiche ai contenuti online.

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