Attualità

Amore e morte in America, secondo Tom Drury

Perché bisogna leggere La fine dei vandalismi, il libro del '94 appena tradotto in italiano del “più grande scrittore di cui non avete mai sentito parlare”.

di Francesco Longo

Ciclicamente bisogna riconciliarsi con l’America e con la letteratura. In alcuni periodi – come questo – gli Stati Uniti mostrano la loro indole politica di bulli del pianeta e l’editoria sembra nascondere i suoi libri migliori in pagliai di narrativa scadente. La fine dei vandalismi di Tom Drury (NN Editore) è un’occasione per tornare a invaghirsi di contee dove ci si nutre di sandwich all’uovo fritto davanti ai televisori accesi e anche per lasciarsi vincere da uno stile letterario senza difetti: «Abitarono insieme tutto l’inverno, e in primavera annunciarono il loro fidanzamento ufficiale. La gente si domandava cosa ci trovasse Louise in uno come Dan. Ovviamente, lui aveva i suoi pregi. Forse non era particolarmente efficace nella lotta contro il crimine, ma nella maggior parte delle situazioni si comportava in maniera apprezzabile, cosa di cui non tutti sono capaci. Aveva gli occhi grigi e un sorriso malinconico».

Uscito a puntate sul New Yorker, La fine dei vandalismi è un romanzo del 1994 appena tradotto in Italia. È inevitabile associare Tom Drury a Kent Haruf, sarà che sono autori di due trilogie (i Vandalismi fa parte della Trilogia di Grouse County) e che in Italia sono arrivati insieme, grazie alla scommessa (vinta) dello stesso editore. Ma di fatto, Drury e Haruf intendono l’America come un serbatoio di storie. Sanno che è possibile raccontare solo lo scorrere delle stagioni e il paesaggio piatto per dare vita a mondi letterari sofisticati. Storicamente, la provincia americana ha dimostrato di essere ideale per ospitare storie universali; la conferma arriva ogni volta in cui Jonathan Franzen scrive un libro come Le correzioni, e tutte le volte in cui la scrittura di David Foster Wallace pare in grado di raccontare l’umanità pur non guardando oltre i campi di grano del Midwest.

Amtrak's Zephyr Train, Offering Spectacular Views Of American West, Under T

I colori della terra e la luminosità del cielo sembrano le uniche mutazioni rilevanti nella placida vita della contea di Grouse County, dove lo sceriffo Dan e il burbero Tiny si contendono l’amore di Louise. Per centinaia di pagine, Drury tiene l’attenzione del lettore su dettagli sempre più insignificanti: iniziative di beneficenza, barbecue arrugginiti, fattorie, gruppi di preghiera metodisti, neon verdi, negozi di animali, tavole calde, lo scricchiolio di una casa: «Per le strade, pareva che la metà dei veicoli fossero trattori che rimorchiavano carri pieni di mais. Il sole diffondeva la sua luce dorata». Come in Stoner di John Williams, anche in queste pagine sembra che non accada mai nulla e persino il resoconto dei personaggi avviene attraverso elementi in teoria inadatti a caratterizzare chiunque: Druy dà conto di insignificanti mal di testa e arriva a descrivere il semplice respirare o a contare gli starnuti («Earl Kellogg starnutì undici volte»); così come i dialoghi fingono di avere lo stesso peso dei silenzi: «“Piove” disse Dan. “L’avevano previsto”. “Avevano ragione” disse lui. “Ed eccoci qui” disse Louise». A volte si ha l’impressione di stare dentro un racconto scritto da un John Cheever astemio.

Tom Drury però lavora per accumulo. È convinto che anche gli oggetti più anonimi contengano messaggi segreti: a Louise regalano una macchina per fare i popcorn, una gabbia per uccelli, un’aspirapolvere, un kit per lucidare le scarpe e una poesia incorniciata. L’accumulo di cieli pallidi e l’accumulo di pioggia porta l’inverno. L’accumulo di calendari dell’Avvento, di sedie a dondolo in veranda e di teste di cervo sui camini dà l’Ohio, il Nebraska e il Minnesota. La somma di Ohio, Nebraska e Minnesota dà l’America. Questo universo di mobili ammuffiti, secondo Drury, prelude a qualcosa di epocale. Stare seduti in giardino in pantaloni corti e maglietta larga, infatti, o abbrustolire pannocchie o andare al bowling, non protegge dall’onda d’urto della vita, non attenua la felicità, né rimanda l’inferno. È qui la grandezza di Drury: annunciare la tragedia attraverso una bruciatura di popcorn sul fondo di una pentola. Non è un caso che la sua fama stia diventando quella del “più grande scrittore di cui non avete mai sentito parlare”.

Amtrak's Zephyr Train, Offering Spectacular Views Of American West, Under T

Leggere La fine dei vandalismi vuol dire attendere che questo accumulo di case, di automobili, e di neve attecchiscano tutti insieme, consolidandosi in amore e morte. Esattamente ciò che ha scritto Drury: un trattato su amore e morte in America. «Non se la sentivano di tornare a casa, perciò andarono in macchina dove inizia il sentiero delle escursioni ai Martins Woods. Camminarono tra gli alberi e lungo il fiume, sbucando sulla distesa erbosa che pareva dorata alla luce del sole. Quindi raggiunsero in auto il lago Walleye e parcheggiarono sulla spiaggia, per poi restare a guardare il vento che soffiava sulla superficie dell’acqua. Non dissero nulla; si tennero soltanto per mano tra i sedili anteriori della Vega, i colori erano vividi e veri, ma in qualche modo loro due sentivano che stavano osservando il panorama senza più riuscire a farne parte».

 

Immagini del paesaggio americano in una serie scattata da un treno Amtrak (Joe Raedle/Getty Images).