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The New Republic rinascerà grazie al co-fondatore di Facebook?

 

Chris Hughes è stato compagno di stanza di Mark Zuckerberg a Harvard. Ha visto nascere Facebook (TheFacebook, come si chiamava all’epoca) e l’ha co-fondato, diventando presto miliardario. Lo scorso marzo Hughes ha acquistato The New Republic, storico mensile di Washington che è stato per decenni nella gazzetta di politici e intellettuali statunitensi e che negli ultimi anni, però, ha vissuto una grande crisi dovuta all’ascesa del web e la crisi della carta. L’affare di Hughes ha portato sicuramente nuove risorse economiche alla rivista ma sembra destinato a fare rinascere la testata, ripensandola dalle sue fondamenta.

Innanzitutto Hughes, che da marzo è stato direttore, oltreché editore del mensile, ha assunto Kristopher Foer come nuovo direttore. Una scelta studiata: Foer ha già ricoperto con successo quel ruolo per cinque anni, prima di abbandonarlo due anni fa. Il suo “ripescaggio”, ha spiegato il fondatore di Facebook al New York Times, mira a dare una guida forte alla rivista che deve recuperare terreno nei confronti della concorrenza. Soprattutto, ha spiegato il neo-editore, a gioielli giornalistici statunitensi come il New YorkerNew York e Bloomberg Businessweek.

«Voglio che tutti, da Michael Bloomberg a Zadie Smith e Sheryl Sandberg leggano The New Republic» ha dichiarato al quotidiano newyorchese.

Per farlo, ovviamente, ci vorranno risorse, e quelle di certo non mancheranno: Hughes e la sua squadra stanno già lavorando a un nuovo sito internet, l’apertura di una sede a New York e il raddoppio dello staff redazionale (da 15 persone a 30). Il suo investimento sulla storica testata americana, ha detto, è a lungo termine, quindi non è necessario diventare subito profittevoli. La nuova fase del TNR sarà lunga, ma Hughes è sicuro sarà un successo.

(Leggi l’articolo intero su NYTimes.com)

 

Immagine: Chris Hughes e la sua rivista (via Capital New York)