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Quanto manca all’Ask Me Anything di Reddit con Obama?

 

Reddit si autodefinisce “la prima pagina di Internet”. È un famosissismo sito di social news in cui gli utenti, chiamati redditor, pubblicano contenuti che vengono votati dalla community (due i voti possibili: pollice in su e pollice in giù). Più alto è il numero dei voti raccolti, più un post acquista visibilità nel sito.

Una delle più note sezioni del sito è Ama, detta anche Ask Me Anything (Chiedimi qualunque cosa), nella quale gli utenti si presentano e si dicono pronti a rispondere a qualsiasi domanda. Col tempo molti vip si sono sottoposti a questa intervista “open”, tra cui Jimmy Kimmel, Louis C.K., Ron Paul, Stephen Colbert, Bear Grylls, Deadmau5 e Zach Braff. Si tratta in effetti di un format che sta attirando l’attenzione di sempre più persone dello showbiz, decise a conquistarsi la simpatia di un pubblico particolare – quello dei redditor – noto per essere enorme, socialmente e politicamente impegnato, e molto fedele. Come ha spiegato il direttore generale di Reddit Erik Martin ad Adweek, sottoporsi a un Ama «non è diverso dall’essere ospitati da un Late Show». Anche in termini di pubblico raggiunto.

Se ne sono accorte anche le agenzie che curano le carriere di attori e personaggi televisivi. Eric Kuhn, per esempio, lavora per la United Talent Agency, e parla molto bene di questa forma di intervista, sottolineandone però l’insidia di fondo: «Se non vai tanto bene [come ospite] può essere veramente pessimo, ma se vai bene, le conseguenze positive sono enormi».

Adweek spiega che questa forma di colloquio così partecipativo può avere anche sbocchi politici. È noto che Reddit cerca da tempo di intervistare Barack Obama. Secondo Kuhn, sia il Presidente in carica che lo sfidante Mitt Romney stanno cercando di utilizzare le nuove tecnologie per primi, e dovrebbero “rischiare” e gettarsi tra le braccie dei redditor. Un Ask Me Anything con i due candidati alla Casa Bianca sarebbe un momento storico e una svolta nella comunicazione politica profondissima. Secondo Kuhn non ci resta che aspettare: «Vedremo se entrambe le parti saranno abbastanza coraggiose da correre il rischio».