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L’ossessione di Pechino per le telecamere di sicurezza

Durante la Festa della repubblica cinese, l’anniversario della presa del potere del Partito comunista di Mao nel 1949, milioni di cinesi attraversano il loro paese, approfittando dei giorni di ferie per riunirsi con famigliari e amici e visitare il loro paese. Pechino, la capitale, è naturalmente tra le mete più ambite (a piazza Tienanmen si svolge una tradizionale parata, molto frequentata).

Quest’anno quasi 8 milioni di cinesi si sono riversati a Pechino in appena quattro giorni, sollevando un’intuitiva questione di ordine pubblico che il governo centrale ha gestito installando nuove telecamere di sicurezza. La notizia potrebbe non rappresentare una novità, se non fosse che la capitale cinese era già nota in precedenza per la diffusione di strumenti di videosorveglianza sul suo territorio, anche in luoghi meno iconici di Tienanmen. Come riporta il China Daily, la polizia di Pechino ha portato la copertura tramite telecamere «al 100%» del territorio per «rafforzare la sicurezza della capitale».

Il sistema videosorveglianza di Pechino è parte di un progetto più ampio che il Pcc sta portando avanti a livello statale: si chiama Skynet ed entro il 2020, secondo i piani del governo, dovrà permettere ai funzionari di sorvegliare «aree pubbliche chiave» sparse su tutta la sterminata superficie del paese.