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La mappa dei paesi più e meno razzisti

Uno studio effettuato da due economisti svedesi, basato su dati del World Values Survey – rilevamento ultradecennale dell’opinione pubblica mondiale – ha fornito la materia prima per questa mappa che misura le tendenze razziste degli abitanti di 80 Stati.

La mappa è stata compilata in base alla percentuale di persone che, al momento di indicare chi non avrebbero voluto come vicini di casa, hanno risposto: «Persone di un’altra razza».

Come si può notare osservando i diversi colori, i paesi più tolleranti appaiono l’Inghilterra, tutte le sue ex-colonie (e quindi Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda) e i paesi dell’America latina – con l’eccezione del Venezuela, dove la ricchezza è divisa anche lungo confini razziali.

Tra i paesi più tendenzialmente razzisti, invece, si notano immediatamente l’India delle caste, la Giordania e il Bangladesh.

L’Europa, infine, presenta un dato interessante: per quanto ci si potrebbe aspettare che i ricchi Stati dell’ovest siano più tolleranti rispetto a quelli dell’ex URSS, l’evidenza dimostra il contrario. In Francia, ad esempio, quasi il 23% degli intervistati ha risposto scegliendo i gruppi di un’altra razza come il genere di vicinato meno auspicabile. In Bielorussia e Lettonia, al contrario, si registra un grado di tolleranza maggiore.

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