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11:16 giovedì 18 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

In Islanda una persona su dieci scrive (e pubblica) libri

14 Ottobre 2013

«Ad ganga med bok I maganum».
Lo dice anche la tradizione popolare islandese: tutti danno vita a un libro. E pare proprio vero in Islanda, visto che un abitante su dieci ha pubblicato o pubblica più o meno regolarmente libri. Un mercato librario rigoglioso per un paese che conta 300 mila abitanti (di cui 200 mila situati nella capitale Reykjavík e dintorni).

Tra i generi letterari più in voga ci sono le saghe, racconti storici sul passato della nazione e i primi insediamenti normanni risalenti al XIX secolo. «Siamo una nazione di cantastorie», ha spiegato Solvi Bjorn Siggurdsson, romanziere, alla Bbc, «quando è buio e fa fraddo non ci rimane altro da fare. Siamo sempre stati circondati dalle storie, […] la letteratura ha contribuito a formare la nostra identità nazionale». Un altro genere in auge è il giallo, in pieno stile nordico.

L’incredibile percentuale di “scrittori” pro capite porta a incontri bizzarri, come quello con la scrittrice Kristin Eirikskdottir, i cui genitori sono a loro volta scrittori a tempo pieno e quindi «pubblichiamo ad anni alterni in modo da non farci troppa competizione». Una lunga tradizione sopravvissuta alla crisi economica (kreppa) del 2008 e quella del 2010, quando il paese si trovò “isolato” a causa di una nube di polvere vulcanica; una chiamata alle armi artistica, secondo Hallgrimur Helgason, artista e scrittore locale, che ha aperto anche una vena polemica e politica nella letteratura islandese.

E se il mercato librario d’Islanda è così florido normalmente, aspettate qualche settimana per il picco annuale, il cosiddetto jolabokaflod (l’invasione dei libri di Natale).

Ma cosa c’è alla base di questo fenomeno (a parte un grado d’alfabetizzazione altissimo)? La presenza di grandi firme molto legate alla tradizione e allo stesso tempo aperte al fantasy e un paese fatto di vulcani, geyser e ghiaccio che sembra creato apposta per fungere da scenografia per storie e racconti. Non è poi un caso che sia JRR Tolkien che Seamus Heaney avessero usato l’Islanda come fonte d’ispirazione.

Immagine: via

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