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18:34 mercoledì 10 dicembre 2025
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.
La magistratura americana ha pubblicato il video in cui si vede Luigi Mangione che viene arrestato al McDonald’s Il video è stato registrate dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.

In Islanda una persona su dieci scrive (e pubblica) libri

14 Ottobre 2013

«Ad ganga med bok I maganum».
Lo dice anche la tradizione popolare islandese: tutti danno vita a un libro. E pare proprio vero in Islanda, visto che un abitante su dieci ha pubblicato o pubblica più o meno regolarmente libri. Un mercato librario rigoglioso per un paese che conta 300 mila abitanti (di cui 200 mila situati nella capitale Reykjavík e dintorni).

Tra i generi letterari più in voga ci sono le saghe, racconti storici sul passato della nazione e i primi insediamenti normanni risalenti al XIX secolo. «Siamo una nazione di cantastorie», ha spiegato Solvi Bjorn Siggurdsson, romanziere, alla Bbc, «quando è buio e fa fraddo non ci rimane altro da fare. Siamo sempre stati circondati dalle storie, […] la letteratura ha contribuito a formare la nostra identità nazionale». Un altro genere in auge è il giallo, in pieno stile nordico.

L’incredibile percentuale di “scrittori” pro capite porta a incontri bizzarri, come quello con la scrittrice Kristin Eirikskdottir, i cui genitori sono a loro volta scrittori a tempo pieno e quindi «pubblichiamo ad anni alterni in modo da non farci troppa competizione». Una lunga tradizione sopravvissuta alla crisi economica (kreppa) del 2008 e quella del 2010, quando il paese si trovò “isolato” a causa di una nube di polvere vulcanica; una chiamata alle armi artistica, secondo Hallgrimur Helgason, artista e scrittore locale, che ha aperto anche una vena polemica e politica nella letteratura islandese.

E se il mercato librario d’Islanda è così florido normalmente, aspettate qualche settimana per il picco annuale, il cosiddetto jolabokaflod (l’invasione dei libri di Natale).

Ma cosa c’è alla base di questo fenomeno (a parte un grado d’alfabetizzazione altissimo)? La presenza di grandi firme molto legate alla tradizione e allo stesso tempo aperte al fantasy e un paese fatto di vulcani, geyser e ghiaccio che sembra creato apposta per fungere da scenografia per storie e racconti. Non è poi un caso che sia JRR Tolkien che Seamus Heaney avessero usato l’Islanda come fonte d’ispirazione.

Immagine: via

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