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Nel pc e nel telefono del piromane che ha appiccato l’incendio di Los Angeles sono state trovate immagini di incendi generate con ChatGPT Jonathan Rinderknecht, 29 anni, aveva chiesto all'AI di fargli vedere «immagini distopiche di città in fiamme con una folla nel mezzo».
Alla notizia del cessate il fuoco, sono esplosi i festeggiamenti sia a Gaza che in Israele A Tel Aviv si aspetta il ritorno a casa degli ostaggi, nella Striscia si spera che la tregua sia definitiva per poter iniziare a ricostruire.
László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025 Lo scrittore ungherese, 71 anni, è stato premiato «per la sua opera trascinante e visionaria, capace, in un'epoca di terrori apocalittici, di riaffermare il potere dell'arte».
Dopo il successo al cinema di Le città di pianura, su Mubi arriva l’opera prima di Francesco Sossai, Altri cannibali È un horror, parla di cannibali (ovviamente) e finora era stato praticamente introvabile a causa della mancata uscita nelle sale.
Francis Ford Coppola sta cercando attori in Calabria per il suo nuovo film, che sarà girato tutto in italiano Distant Vision è un liberissimo adattamento dei Buddenbrook: sarà il primo film in italiano del regista e pure il suo primo film girato in Calabria.
Donald Trump potrebbe davvero vincere il Nobel per la pace?  Lui è ovviamente convinto di sì, ma le sue possibilità, stando alle previsioni, non sono affatto buone.
L’oro è sempre più caro Il suo prezzo ha superato i 4 mila dollari all’oncia (28,3 grammi) registrando il più grande rialzo dagli anni ’70.
L’ex marito di Gisèle Pelicot ha contraddetto uno dei condannati che sosteneva di non sapere che la donna fosse stata sedata durante le violenze Husamettin Dogan, uno dei 51 condannati nel primo processo, aveva fatto appello eccependo di non sapere che la donna fosse stata drogata dal marito.

Sulla copertina del National Geographic ci sono due gemelle, una bianca e l’altra nera

13 Marzo 2018

Il National Geographic ha messo in copertina due bambine di 11 anni: sono sorelle gemelle, eppure una è bianca e l’altra è nera. Marcia e Millie Biggs sono nate nell’estate del 2006 a Birmingham, in Inghilterra: la loro mamma è inglese da generazioni, mentre il padre è di origine Giamaicana. Marcia e Millie sono, ovviamente, gemelle eterozigote. Quello che è successo, semplicemente, è che una ha preso la tonalità della pelle e dei capelli dalla madre (carnagione molto chiara, capelli tra il biondo e il castano chiaro), e l’altra dal padre (carnagione scura, capelli ricci e neri). Il loro caso è raro, ma non rarissimo. Un altro caso piuttosto celebre è quello delle gemelle Lucy e Maria Aylmer, inglesi pure loro: le ragazze, che oggi hanno 21 anni, sono nate a Gloucester da madre giamaicana e da padre di origini europea, ma una ha la pelle chiarissima e i capelli rossi, e l’altra invece un aspetto decisamente di origine africana. Ne aveva parlato qualche anno fa la Cnn.

La storia di copertina non è dedicata soltanto al caso delle sorelle Biggs, quanto piuttosto alla questione che rappresenta: il National Geographic ha infatti pubblicato una vera e propria “race issue“, dove si affronta la questione sia da un punto di vista scientifico e sociale. Dal punto di vista scientifico, come in molti già sanno, la razza non esiste.  Il colore della pelle, spiega infatti la genetista Alicia Martin, «geneticamente non è un tratto binario, ma quantitativo»: insomma esiste uno spettro di pigmentazione, un continuum, e tutti si trovano a qualche punto in questo spettro. La genetica, si legge nel pezzo d’introduzione, dimostra chiaramente che la razza «è un’invenzione umana». Una «invenzione» che, incidentalmente, è stata utilizzata per creare divisioni e, anche nella storia recente, per discriminare.

La storia di copertina, composta da vari articoli, comprende anche una retrospettiva su come è nata questa idea della “razza”: si parla di Samuel Morton, definito «il padre del razzismo scientifico» (anche se in realtà non tutti concordano sul dare la “colpa” a Morton: il New York Times ha pubblicato qualche anno fa un video su questo tema). Inoltre c’è un pezzo dedicato alla discriminazione degli afroamericani negli Usa di oggi, e in particolare a come i maschi neri siano spesso fermati dalla polizia. Infine il National Geographic ha pubblicato un editoriale in cui si scusa del proprio stesso passato razzista.

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