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23:19 mercoledì 31 dicembre 2026
Martin Scorsese ha scritto un editoriale sul New York Times in cui spiega perché Misery è il miglior film di Rob Reiner In un commosso editoriale, Scorsese ha individuato nel thriller del 1990 l’apice della filmografia del collega, ricordando la loro amicizia.
Dopo il documentario su Diddy arriverà un documentario sui figli di Diddy che parlando di Diddy Justin e Christian Combs racconteranno il rapporto col padre in una docuserie che uscirà nel 2026 e di cui è già disponibile il trailer.
La crisi climatica sta portando alla velocissima formazione del primo deserto del Brasile La regione del Sertão sta passando da arida a desertica nell'arco di una generazione: un cambiamento potenzialmente irreversibile.
L’episodio di Stranger Things in cui Will fa coming out è diventato quello peggio recensito di tutta la serie E da solo ha abbassato la valutazione di tutta la quinta stagione, nettamente la meno apprezzata dal pubblico, almeno fino a questo punto.
Il progetto europeo di rilanciare i treni notturni sta andando malissimo Uno dei capisaldi del Green Deal europeo sulla mobilità, la rinascita dei treni notturni, si è arenato tra burocrazia infinita e alti costi.
Un’azienda in Svezia dà ai suoi lavoratori un bonus in busta paga da spendere in attività con gli amici per combattere la solitudine Il progetto, che per ora è solo un'iniziativa privata, prevede un’ora al mese di ferie e un bonus di 100 euro per incentivare la socialità.
Diverse celebrity hanno cancellato i loro tributi a Brigitte Bardot dopo aver scoperto che era di estrema destra Chapell Roan e altre star hanno omaggiato Bardot sui social per poi ritirare tutto una volta scoperte le sue idee su immigrazione, omosessuali e femminismo.
È morta la donna che restaurò così male un dipinto di Cristo da renderlo prima un meme, poi un’attrazione turistica Nel 2012, l'allora 81enne Cecilia Giménez trasformò l’"Ecce Homo" di Borja in Potato Jesus, diventando una delle più amate meme star di sempre.

Wong Kar-wai dice che il suo nuovo film è collegato a In the mood for love e 2046

19 Marzo 2019

Tra i tanti progetti a cui Wong Kar-wai si sta dedicando a sei anni dal suo ultimo lungometraggio (The Grandmaster, del 2013) ci sarebbe anche il suo nuovo film, Blossoms, la cui produzione potrebbe iniziare già alla fine di quest’anno, riporta The Film Stage. Il regista cinese è stato infatti recentemente premiato durante la cerimonia indetta dalla Hong Kong Film Writers Association, dove ha detto che Blossoms sarebbe la terza parte di In The Mood For Love (uscito nel 2000) e 2046 (che è del 2004). Insieme a Days of Being Wild del 1991, in realtà, i due film formano già la sua trilogia “informale” sull’amore, ma come scrive The Film Stage probabilmente ne sapremo di più sulla loro correlazione solo a produzione iniziata.

«Nessun attore è stato ancora scritturato. Dovranno essere in grado di parlare shanghainese [lo stesso dialetto che si parla ne In The Mood For Love, nda]» ha aggiunto poi il regista, che ha lavorato alla sceneggiatura del film negli ultimi quattro anni. Basato sull’omonimo romanzo di Jin Yucheng, uscito nel 2013, Blossoms segue tre abitanti di Shanghai all’inizio degli anni Sessanta, quindi alla fine della Rivoluzione culturale cinese per poi arrivare agli anni Novanta, mentre alcune scene sono girate a San Francisco. Nell’ottobre del 2017, Wong Kar-wai aveva così commentato il romanzo a IndieWire: «Shanghai è la mia città e il periodo che il libro racconta è lo stesso in cui io sono mancato, perché mi sono trasferito a Hong Kong nel ’63 quando avevo 19 anni. Non sono tornato a Shanghai fino all’inizio degli anni Novanta. Questa è l’opportunità, per me, di raccontare tutto quello che mi sono perso».

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