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05:57 giovedì 6 novembre 2025
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.

Cos’è successo su Wikipedia alla morte di Elisabetta

09 Settembre 2022

Tra tutte le persone che ieri hanno passato ore seguendo gli aggiornamenti sulle condizioni di salute della regina Elisabetta II ce ne erano alcune interessate per una ragione assai peculiare: cambiare i tempi verbali della pagina di Wikipedia dedicata alla sovrana, dal presente al passato. Queste persone sono i deaditors, un’unità iper-specializzata degli editor di Wikipedia che entra in azione solo alla morte di un personaggio noto e con il solo obiettivo di assicurare che sulla pagina a lui o a lei dedicata la consecutio temporum sia impeccabile. I deaditor, però, sono solo una parte della complessa e raffinata macchina di verifica e aggiornamento che entra in funzione al momento in cui la scomparsa di una persona nota impone l’aggiornamento immediato e preciso delle pagine di Wikipedia.

Un racconto di questa macchina è stato fatto ieri da depths of wikipedia, un profilo Twitter che racconta tutte le stranezze e assurdità che si possono trovare sull’enciclopedia libera. A quanto pare, i “bisticci” su come modificare la pagina dedicata a Elisabetta sono cominciati già nel momento in cui è arrivata la prima notizia della morte da parte di una fonte ritenuta affidabile (ore 17:31 di ieri). La discussione tra gli editor di Wikipedia si era già accesa nel corso della mattinata, però: quando si è saputo che le condizioni di salute della regina stavano peggiorando, era subito emerso il problema delle nuove foto da inserire nella pagina. Di solito, infatti, dopo la morte, sulle pagine dei personaggi noti le foto recenti vengono cambiate e sostituite con immagini storiche.

Tra tutti gli editor di Wikipedia, ce n’è uno che può vantare il primato della prima modifica alla pagina della regina Elisabetta: Sydwhunte, che alle 17:32 aveva già completato il suo primo edit e che oggi è diventato una piccola celebrità nella cerchia dei contributori di Wikipedia (pare abbia una “talk page” piena di fan, adesso). Dopo quello di Sydwhunte, in appena quindici minuti sono arrivati ben cinquantacinque edit alla pagina: modifiche ai tempi verbali, alle infobox, alle didascalie delle immagini. Per coordinare un lavoro che si faceva sempre più complicato con il passare dei minuti è stata creata un’apposita task force di editor, ovviamente ribattezzata WikiProject London Bridge (la cui prima preoccupazione, a quanto pare, è stato ricordare a tutti che questo lavoro su Wikipedia è fatto senza previo compenso e che quindi bisogna cercare di comportarsi di conseguenza).

Nell’arco di pochissimo tempo, la task force ha pubblicato una pagina dedicata esclusivamente alla morte di Elisabetta, separata da quella in cui veniva raccontata la sua vita, creata due ore prima e online dopo appena tre minuti la conferma della scomparsa. Dieci minuti dopo l’annuncio ufficiale della morte di Elisabetta II è stata pubblicata la pagina “Reazioni alla morte di Elisabetta II”. Subito dopo la pubblicazione è cominciato un altro bisticcio: diversi editor, infatti, hanno fatto sapere che secondo loro la cosa più giusta da fare era fondere la pagina dedicata alle reazioni con quella dedicata alla morte. Nel frattempo, anche la pagina del nuovo sovrano, Carlo, veniva aggiornata in continuazione: fino a quando non si è saputo il nome che il nuovo re aveva scelto (Carlo III), il titolo della pagina a lui dedicata ha subìto in pochissimo tempo le seguenti modifiche: Carlo, principe di Galles, poi Carlo III, poi Carlo, re del Regno Unito, poi di nuovo Carlo III, poi un’altra volta Carlo, re del Regno Unito e infine il definitivo Carlo III.

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