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Adesso WhatsApp ci chiederà il permesso prima di essere aggiunti in un gruppo
I gruppi WhatsApp, si sa, sono un argomento divisivo. Alcuni li considerano l’unico luogo in cui esprimersi liberamente fra amici senza timore di essere tacciati di scorrettezze politiche, per altri sono un buco nero capace di risucchiare chiunque, specie se si tratta di chat fra genitori di bambini alle elementari. WhatsApp (e cioè Facebook che la controlla) sembra aver preso coscienza della natura insidiosa della materia e, come segnala Design Taxi, a breve renderà disponibile in tutto il mondo una funzione che permetterà di ricevere un avviso quando qualcuno ci aggiunge a un gruppo. In questo modo, l’utente potrà decidere se accettare o meno.
La nuova opzione non sarà automatica ma va abilitata da ogni utente nelle impostazioni: si va in “Account” e si seleziona prima “Privacy” e poi “Gruppi”. Si potrà anche scegliere fra tre opzioni: “Tutti”, “I miei contatti”, “I miei contatti tranne”. Più che per tenere a bada gli amici più invadenti, in realtà, la misura è stata pensata per ridurre la quantità di fake news, spam e transizioni illegali che spesso si diffondono tramite l’app. Non è la prima volta, infatti, che l’app introduce delle “restrizioni” per far fronte a questo tipo di problemi. Come riporta la Bbc, nel luglio 2018 WhatsApp aveva già ridotto il numero di volte in cui i messaggi potevano essere inoltrati in India, a causa di alcuni casi di linciaggio che sono partiti proprio da false accuse diffusesi sull’app, mentre nel gennaio 2019 ha esteso la misura al resto del mondo.

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