Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Vi piace Westworld? Allora dovreste leggere Dickens

Se siete veri fan di Westworld, la serie HBO ambientata in un distopico parco western, saprete che è tratta da un omonimo film del 1973 diretto da Michael Crichton. Ma forse non sapete che la trama ha un’antecedente letterario ancora più remoto: si tratta di un racconto di Charles Dickens pubblicato nel 1838, nel quale lo scrittore aveva immaginato un parco tematico dove poter sfogare gli istinti più violenti, grazie a robot antropomorfi. Nell’episodio, chiamato “Full Report of the First Meeting of the Mudfog Association for the Advancement of Everything” e parte delle più ampie Cronache di Mudfog, degli scienziati discutono diversi progetti futuristici. Tra questi, un certo Mr. Coppernose immagina un parco tematico molto simile a Westworld.

The Conversation ha paragonato le due distopie. Per cominciare, il parco di Dickens è molto più piccolo rispetto al progetto Westworld: 10 miglia appena contro le 500 miglia quadrate dichiarate da Jonathan Nolan, il creatore della serie. Dickens presuppone che i clienti del parco siano uomini con intenti puramente violenti, mentre Nolan lascia spazio alla scelta tra buoni (con il cappello bianco) e cattivi (con il cappello nero). Il proto-Westworld viene raccontato come una valvola di sfogo per le rivolte dei cittadini: ci sono «lampade a gas di vetro vero, che possono essere frantumate a poco prezzo» e robot che gridano quando vengono colpiti. Come il Westworld di Nolan, il parco è descritto nei minimi dettagli per offrire ai clienti un’alta verosimiglianza con la realtà, che nel caso di Dickens è un’Inghilterra semi-rurale di «strade, pedaggi, ponti e villaggi in miniatura».
Le Cronache di Mudfog sono incentrate sulla disparità di giustizia per i ricchi e per i poveri, tema che in Westworld è solo accennato. Secondo l’idea di Mr. Coppernose, dopo lo sfogo i facoltosi avventurieri subiscono un finto processo, in cui dei magistrati robot li assolvono dalle loro scorribande. Dickens descrive il processo come «abbastanza simile alla vita», a sottolineare il sistema giudiziario impari dell’epoca. La serie di Nolan, la cui seconda stagione debutterà in America il 22 aprile, si concentra di più sul significato dell’esistenza come esseri umani e sul libero arbitrio, che è la chiave per capire l’intera storia.
In testata: illustrazione di George Cruikshank

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.