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16:39 venerdì 11 luglio 2025
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.

Vivere e scappare dalla Corea del Nord

04 Aprile 2013

Hyeonseo Lee nasce nel 1983 in Corea del Nord, allora guidata da Kim il-Sung (scomparso nel 1994 ma dal 1998 in carica come “Presidente Eterno”), e come molti concittadini impara sui banchi di scuola le basilari nozioni di nazionalismo: qual è il nome del nemico (in questo caso America e Giappone e Corea del Sud), e quale la nazione dei giusti, in cui aspirare a vivere per sempre e di cui essere fieri. Hyeonseo non fa differenza rispetto alla massa, per lei la Corea è grande e Kim il suo profeta.

A poco a poco, negli anni, le cose cambiano. C’è un punto di rottura, netto: la scoperta delle reali condizioni di vita di una famiglia durante la carestia che colpì il paese nei primi anni ’90. Altri eventi si accumulano, e nel 1994 Hyeonseo riesce a scappare. Va prima in Cina, ospitata, ancorché clandestina, da alcuni parenti, e dopo dieci anni costellati da costanti, enormi rischi di rimpatrio e prigione, tortura, esecuzione pubblica, riesce a entrare a Seoul.

Dopo altri anni e vicissitudini, la storia di Hyeonseo Lee ha un happy ending per nulla scontato, e lei riesce a riunirsi alla sua famiglia dopo una serie di arresti e salti nel vuoto. Oggi Hyeonseo studia in Corea del Sud alla Hankuk University of Foreign Studies ed è un’attivista per i diritti dei rifugiati nordcoreani. Questa è la sua storia come l’ha raccontata alla Ted Conference di Long Beach, California, nel febbraio 2013.

(via)

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