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16:34 mercoledì 26 novembre 2025
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.

La lista di Variety degli 11 film meno conosciuti da non perdere a Venezia 2021

01 Settembre 2021

Nonostante la strategia della Mostra del Cinema di Venezia, iniziata oggi (1-11 settembre) sia, come ha spiegato il Guardian, improntata a puntare sui registi pluripremiati a livello internazionale come Jane Campion, Pedro Almodovar, Paolo Sorrentino e tanti altri per attirare nuovamente il pubblico prima al Lido e poi in sala (come abbiamo scritto qui, molte delle uscite più interessanti di questo autunno verranno proprio presentate a Venezia), secondo Variety esiste anche una più ristretta cerchia di film, alcuni dei quali fuori concorso, che varrebbe comunque la pena vedere (molti di questi sono già disponibili negli Stati Uniti, altri arriveranno presto in Italia). Due di questi sono italiani (li trovate anche nel nostro elenco dei film da tenere d’occhio a Venezia).

Si inizia con Amira, film drammatico egiziano del regista Mohamed Diab, che prende spunto dal caso reale e tuttora esistente dei bambini palestinesi concepiti dietro le sbarre con “sperma di contrabbando”, e si prosegue con Costa Brava, Libano dell’esordiente regista libanese Mounia Akl, che combina il conflitto del suo Paese con la crisi climatica globale in questa vicenda che ha inizio con una storia d’amore. Il buco, dell’italiano Michelangelo Frammartino, riguarda un gruppo di speleologi che nel 1961 scopre la grotta più profonda d’Europa nell’entroterra calabrese, mentre La Caja, del venezuelano Lorenzo Vigas, vincitore del Leone d’oro nel 2015 con il suo primo lungometraggio From Afar, racconta il dramma di un giovane di Città del Messico che si reca nel nord del Paese per raccogliere i resti del padre, ritrovati in una fossa comune. Per poi scoprire, in un incontro casuale con un uomo identico al genitore scomparso, che il padre potrebbe anche essere vivo.

Tra i film consigliati e che rischiano di passare in sordina, secondo Variety c’è anche l’intervista video Django and Django: Sergio Corbucci Unchained, di Luca Rea a Quentin Tarantino, che intreccia le parole del regista a immagini di repertorio conservate dallo stesso Tarantino relative a Sergio Corbucci, regista di Django nel 1966, e Freaks out di Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot), su una famiglia di circensi nella Roma del ’43. Three Minutes – A Lengthening è invece uno strano prodotto: un filmato di 3 minuti del 1938 girato in una città ebraica in Polonia e allungato (come recita il titolo) con interviste per ricavarne un film di un’ora: i video, descritti dalla voce di Helena Bonham Carter, sono considerati gli unici rimasti a immortalare gli abitanti ebrei di Nasielsk prima dell’Olocausto.

Chiudono la lista alcuni drammi psicologici: Madeleine Collins (con protagonista Virginie Efira, la star di Benedetta di Paul Verhoeven) sulla storia di Judith, una donna che conduce una doppia vita tra Svizzera e Francia con due uomini diversi e due famiglie diverse, fino a quando verrà coinvolta in un’ulteriore rete di bugie e segreti; True Things, una storia simile a Intimacy (Orso d’oro nel 2001), sulla relazione sessuale tra una donna e uno sconosciuto; Out of Sync, film spagnolo su una sound designer che perde la capacità di sincronizzare suono e immagini; infine You Resemble Me, debutto alla regia di Dina Amer, pluripremiata giornalista di origine egiziana, residente a New York, che ha lavorato su storie sul traffico di esseri umani dei rifugiati siriani. Prodotto da Spike Lee, Spike Jonze e Alma Har’el, il film è ambientato nella periferia di Parigi e segue le disavventure di due sorelle.

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