Dall'Industria | Moda

The Narratives II, la campagna di Valentino che celebra le parole

L’anno scorso, per la prima volta nella sua storia, Valentino aveva lanciato un’intera campagna pubblicitaria senza vestiti, ma fatta solo di parole. Donna Tartt, Elif Shafak, Janet Mock, Lisa Taddeo, Matthew Lopez, Ocean Vuong e Yrsa Daley-Ward avevano creato un testo senza limitazione di genere narrativo per raccontare la collezione e i suoi intenti (a parte Tartt, che era stata scelta proprio perché in un paragrafo de Il cardellino c’è un personaggio che indossa un abito di Valentino: noi l’avevamo intervistata per la cover story del numero 47 di Rivista Studio). Dopo quel fortunato primo esperimento, il direttore creativo Pierpaolo Piccioli ha voluto continuare nel solco di questa nuova tradizione, che celebra la potenza immaginifica delle parole anche nella comunicazione della moda.

Nasce così Valentino The Narratives II, in cui Piccioli ha invitato scrittori di fama internazionale a prestare le loro parole per la campagna pubblicitaria realizzata con soli testi e un layout colorato. L’amore in tutte le sue forme e in tutti i suoi significati è il fil-rouge della campagna, che riunisce scrittori e poeti, in un layout multicolore. I nomi sono tanti e tutti degni di nota: da André Aciman, autore di Chiamami con il tuo nome, a Mieko Kawakami, che ha scritto il devastante Seni e uova (un’indagine profonda sulla femminilità e il desiderio di maternità); da Melissa Broder, scrittrice, saggista e poetessa – che ha anche dato vita al popolare account Twitter @sosadtoday – a David Sedaris, giornalista del New Yorker e maestro della satira. Ma ci sono anche Alok Vaid-Menon, Amia Srinivasan, Andrew Sean Greer, Brit Bennett, Douglas Coupland, Elizabeth Acevedo, Emily Ratajkowski, Fatima Farheen Mirza, Hanif Kureishi, Leila Slimani, Michael Cunningham, Murathan Mungan e Chung Serang, che sperimentano tutti con la libertà di genere.

La campagna è come sempre animata da un approccio pro-attivo di “restituzione” alla community. Il marchio continuerà infatti a sostenere selezionate librerie indipendenti e rinnoverà la collaborazione con il Belletrist Bookclub, fondato nel 2017 da Emma Roberts e Karah Preiss, promuovendo happening culturali e invitando la comunità a prendere parte ad un dialogo aperto. Una guerrilla di parole che coprirà Soho a New York, e altre città.