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00:14 domenica 19 ottobre 2025
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.

Raccontare il logo di Valentino

L’artbook Valentino Garavani VLOGO Signature, voluto dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli, esplora il logo della storica casa di moda attraverso la reinterpretazione di 16 magazine.

02 Novembre 2020

Quando Valentino è tornato a sfilare in Italia durante la settimana della moda di Milano lo scorso settembre, il direttore creativo Pierpaolo Piccioli aveva parlato di «ri-significazione» dei codici del marchio, che per l’occasione approdava per la prima volta nella spazio industriale dell’ex fonderia Macchi in zona Bovisa, un luogo decisamente diverso, per destinazione d’uso e stile architettonico, dai palazzi parigini che Valentino ha abitato nella sua storia recente. Quel lavoro sui codici è qualcosa che interessa particolarmente Piccioli, che nel suo percorso si è impegnato a riscrivere il brand attraverso la lente della contemporaneità, a cominciare dai concetti, entrambi controversi e di non facile interpretazione, di esclusività e inclusività. L’esplorazione di modelli di bellezza che per lungo tempo sono stati considerati “altri” o sistematicamente ignorati, ad esempio, ha permesso al direttore creativo di dimostrare come l’heritage di un marchio qual è Valentino si adattasse con la leggerezza dei classici a nuovi volti, nuovi corpi, nuove identità.

Scatti dalla fase printing e produzione di Valentino Garavani VLOGO Signature

Pagine tratte da Valentino Garavani VLOGO Signature

L’artbook Valentino Garavani VLOGO Signature, di cui qui su Rivista Studio condividiamo alcune immagini in anteprima, si muove nella stessa direzione, quella della riscrittura, o meglio, della ri-semantizzazione di uno degli elementi più iconici che caratterizzano un marchio di moda, e cioè il suo logo. Compendio di linee pulite, essenzialità modernista anni Settanta ed elogio della purezza delle forme e dei volumi, il logo di Valentino viene così reinterpretato in uno speciale libro da collezione attraverso la visione di 16 diversi magazine provenienti da tutto il mondo – tra cui 032c, AnOther, Antidote, Cactus, Commons & Sense, Dapper Dan, Dazed China, Dazed Korea, Dust e Purple – che hanno dato un nuovo significato alla funzione commerciale del logo in chiave iconoclasta, utilizzando libere associazioni visive e con la più totale libertà fotografica e artistica. Piccioli ha curato la creatività del libro, «intervenendo sulle pagine, in un universo sincretico di immagini, fotografie, segni, disegni, caratteri, scritte, parole, cancellature, correzioni, sovrascritture, scarabocchi, pennellate, tagli, ripetizioni e tutto ciò che attiene al processo di trasformazione delle idee in concetti chiari e raccontabili», come si legge nella nota ufficiale. In questo modo, il direttore creativo ha voluto mostrare la stratificazione di significati possibili che solitamente ci sfuggono, perché siamo troppo concentrati nell’univocità del logo, del manufatto o della campagna. E lo fa con un progetto che è “uncensored”, non censurato, e che incoraggia la massima libertà creativa.

Pagine tratte da Valentino Garavani VLOGO Signature

L’immediatezza del logo, e la sua riduzione univoca, esplodono così in una miriade di interpretazioni e possibilità diverse, com’era già successo nella sfilata di settembre, dove gli abiti vaporosi e romantici si erano alternati ai jeans e alle nuove Rockstud, accessorio-icona per eccellenza. Per il lancio di Valentino Garavani VLOGO Signature, la Maison Valentino ha in programma una serie di attivazioni in tutto il mondo, a partire da Tokyo al Morioka Shotten Bookstore di Ginza (10-15 novembre), Roma all’edicola San Lorenzo in Lucina e all’edicola di Piazza Madonna dei Monti (10-15 novembre) , a Londra presso la Shreeji Newsagent (10 – 15 novembre), a New York presso la storica Casa Magazines (10 – 19 novembre) e a Milano presso l’edicola di Corso Genova (20 – 22 novembre).  Il libro Valentino Garavani VLOGO Signature sarà inoltre disponibile per l’acquisto in selezionate boutique di Valentino in tutto il mondo e distribuito online su IDEA Books.

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