Hype ↓
17:37 martedì 6 maggio 2025
Il Ceo di Pop Mart ha guadagnato un miliardo e mezzo di dollari in una settimana grazie ai Labubu Ora il 38enne Wang Ning ha un patrimonio personale di 16,1 miliardi di dollari.
La Città del Vaticano “spegnerà” la sua rete telefonica per tutta la durata del Conclave Una misura drastica ma, a quanto pare, necessaria per garantire la segretezza dell'elezione del Papa.
Hanno fatto un musical su Luigi Mangione ed è già sold out Protagonisti dello spettacolo assieme a lui sono Sam Bankman-Fried e Diddy, non si trova più un biglietto per nessuna delle cinque date annunciate.
James di Percival Everett ha vinto anche il premio Pulitzer Dopo il National Book Award, il Kirkus Prize e la shortlist dell'International Booker Prize, si chiude così la stagione perfetta dello scrittore.
In Grecia non ci sono lavoratori per accogliere i turisti in arrivo questa estate Ce ne vorrebbero 80 mila ma gli imprenditori del settore non hanno idea di dove trovarli.
Stanno per uscire non uno ma addirittura due videogiochi sull’Italian Brain Rot Bombardiro Crocodilo: Italian Brainrot Simulator e Tralalero Tralala: Battle Royale usciranno entrambi a maggio, ma c'è chi pensa siano delle truffe.
Chi ci sarà quest’anno al Met Gala E, soprattutto, chi non ci sarà ma avrebbe dovuto esserci.
Prima di vincere le elezioni in Romania, George Simion aveva detto di voler “melonizzare” l’Europa Un obiettivo che, almeno in Romania, è vicinissimo a raggiungere, visti i risultati del primo turno delle presidenziali.

Uniqlo ha deciso che terrà aperti tutti i suoi negozi in Russia

07 Marzo 2022

***Aggiornameno del 10 marzo 2022: Uniqlo ha annunciato la decisione di interrompere tutte le attività commerciali in Russia. In un comunicato, l’azienda ha spiegato la scelta citando «le numerose difficoltà incontrate di recente, comprese complicazioni di carattere operativo e l’aggravarsi del conflitto». Uniqlo ribadisce però la convinzione espressa da Tadashi Yanai, Ceo di Fast Retailing Co. (l’azienda che controlla la catena d’abbigliamento): «Fornire ai clienti russi capi d’abbigliamento quotidiani» è parte della ragion d’essere dell’azienda, si legge nella nota. «I nostri pensieri vanno alle persone che oggi stanno soffrendo e faremo tutto ciò che è in nostro potere per aiutarle in questo tragico momento. Speriamo che pace e stabilità tornino il prima possibile», così si chiude il comunicato. 

«I vestiti sono una delle necessità della vita. Anche il popolo russo ha diritto di vivere, proprio come noi», così Tadashi Yanai, amministratore delegato di Fast Retailing Co., l’azienda che controlla Uniqlo, ha commentato la decisione di tenere aperti tutti i cinquanta negozi della catena presenti in Russia. L’affermazione era contenuta in alcune mail inviate da Yanai e pubblicate inizialmente dal giornale giapponese Nikkei. Yanai ribadisce di essere (ovviamente) contro la guerra e invita tutti i Paesi del mondo a opporsi, ma rimane convinto della sua decisione di non interrompere le attività commerciali in Russia.

Non è la prima volta che Yanai prende una decisione diversa rispetto al resto del mondo dell’impresa. Uniqlo è, fin qui, una delle poche aziende che ha apertamente affermato la sua volontà di continuare a operare in Russia. Già in passato Yanai era stato critico nei confronti della tendenza a imporre alla aziende decisioni di natura politica. Nello scorso aprile si era rifiutato di commentare le notizie secondo le quali la sua azienda aveva acquistato del cotone proveniente dalla regione cinese dello Xinjiang (una materia prima che altre aziende, come per esempio Nike, si sono impegnate a non utilizzare), notizie diffuse un mese prima che gli Stati Uniti impedissero l’importazione di un carico di maglie Uniqlo perché si sospettava fossero frutto di lavoro forzato. Un sospetto che l’azienda ha però sempre smentito, anche quando si è trovata sotto indagine da parte delle autorità francesi per lo stesso motivo.

Come detto, per il momento Uniqlo è una delle poche multinazionali che hanno deciso di continuare ad avere rapporti e/o presenza commerciale in Russia. In questi giorni, la lista delle aziende che hanno abbandonato il Paese in seguito alla decisione di Putin di invadere l’Ucraina si è fatta lunghissima, e si allunga un po’ di più con il passare di ogni giorno. Solo per citare le più note: due delle Big Four delle società di consulenza, KPMG e PricewaterhouseCoopers, le credit card companies Visa, Mastercard e American Express; le aziende del settore tech Samsung, Apple, Microsoft, Intel, Dell, Netflix, TikTok, Meta, Google; quelle del settore automobilistico Ford, Harley Davidson, Volvo, Renault, Toyota, Honda, Volkswagen e Mercedes; quelle dei beni di consumo, tra le quali ci sono Nike, H&M, Ikea, Airbnb, Disney, Carlsberg e Budvar. La scelta di Uniqlo, però, per quanto minoritaria non è “unica”. Ci sono altre aziende giapponesi che hanno deciso anch’esse di rimanere in Russia nonostante le pressioni internazionali: Mitsubishi e Mitsui, che hanno affermato più o meno esplicitamente di non voler “affrettare” l’uscita dal Paese. E poi c’è Japan Tobacco Inc., che detiene una fetta del mercato russo dei tabacchi pari al 37%, che ha ribadito di voler continuare le attività in Russia pur rispettando gli obblighi che vengono dalle sanzioni nazionali e internazionali.

Articoli Suggeriti
La fine di internet al Met Gala

La grande mostra al Met di New York, Superfine: Tailoring Black Style, era dedicata allo stile dei dandy afroamericani e agli abiti come affermazione di sé. Un tema che sembra il punto più alto di tante discussioni avviate negli anni scorsi, ma che oggi è solo l’ennesimo scroll.

Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men

Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.

Leggi anche ↓
La fine di internet al Met Gala

La grande mostra al Met di New York, Superfine: Tailoring Black Style, era dedicata allo stile dei dandy afroamericani e agli abiti come affermazione di sé. Un tema che sembra il punto più alto di tante discussioni avviate negli anni scorsi, ma che oggi è solo l’ennesimo scroll.

Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men

Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.

La guerra commerciale la sta vincendo la Cina, almeno su TikTok

Dopo i dazi di Trump, si sono moltiplicati sulla piattaforma i video di commercianti cinesi che invitano gli americani a scoprire cosa e come si produce in Cina. Un fenomeno interessante, che ha anche a che fare con il made in Italy.

Il Gruppo Prada ha acquisito Versace da Capri Holdings

L'operazione da 1,2 miliardi di euro riporterà la proprietà dello storico marchio in Italia.

Brunello Cucinelli ha ricevuto il Dottorato honoris causa in Design per il Made in Italy

Gli è stato conferito dal Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" di Caserta.

Lettera d’amore a un paio di stivali

Conversazione con Adam Owen, Global Design Director di Dr. Martens, che racconta il 1460 Pascal Love Letter e tutte le storie che un paio di scarpe possono contenere.