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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

Una settimana senza iPhone

Matteo Lenardon testa il nuovo smartphone Nokia per capire cosa sa fare in più o in meno di iPhone

21 Dicembre 2011

La Nokia, in questi anni, si è sforzata di convincere le persone di fare telefoni ancora competitivi con la stessa efficacia di un ubriaco che cerca di togliersi le scarpe. Qualche giorno fa, un dirigente finlandese, ha perfino dichiarato che i giovani sono stanchi di Android — e soprattutto di iPhone — perché ce l’hanno tutti. Come dire “ha troppo successo, non lo vuole più nessuno“.

Io sono anni che utilizzo un iPhone; e sono ancora giovane. Nell’agosto del 2008 presi il primo modello disponibile fuori dagli Stati Uniti, il 3G. Questo poco prima che divenisse indispensabile nel lavoro per gli uomini che allineano la propria autostima al telefono più costoso in commercio e alle ragazze che comprano smartphone senza abbonamento internet. Passai da un Motorola Razr che lanciavo nella sabbia e prendevo a pugni e avevo da anni, a qualcosa che pulsava, richiedeva costanti aggiornamenti e da nutrire spesso con una presa. Un Tamagotchi da cui usciva la voce di mia madre ogni 3-4 giorni per chiedermi spiegazioni su come far andare la TV. L’anno scorso ho venduto il 3G a un idiota e mi sono comprato l’iPhone 4 a metà prezzo.

Questo invece è l’anno del 4s; ma la situazione mi convince di meno. Le parole del dirigente Nokia sono probabilmente fuffa per il 97% della popolazione, ma quando ti ritrovi in un ascensore con altre 3 persone — e tutte e 3 si affannano a fare check-in su Foursquare con lo stesso iPhone — cominci allora a rivalutare i tuoi acquisti di telefonia.

Inoltre sono sempre stato curioso, a livello DSM IV. Devo sempre provare qualcosa di nuovo prima di tediarmi a morte. Non so se ha un nome tutto ciò, ma credo sia una di quelle malattie da Wikipedia che cerchi di auto-diagnosticarti e non sei soddisfatto finchè non trovi quella che aveva anche Mozart e Einstein.

Windows Phone Mango (il nome Microsoft, non il mio) introduce una metafora interattiva completamente nuova rispetto a iPhone e Android e questo basta a incuriosirmi — specialmente quando viene sovrapposta al design del Lumia 800 di Nokia. Sembra paradossale, ma il telefono con texture di pelle, legno e lino è quello prodotto in California; mentre l’interfaccia uscita da un quadro di Mondrian è stata realizzata a Seattle. Microsoft non è mai stata famosa per le proprie idee grafiche progressiste, ma sullo stile “Metro” stanno scommettendo non solo la divisione mobile, ma l’intera compagnia, dato che sarà presente anche nella prossima versione di Windows, la 8, in uscita a fine 2012.

Per questo ho ritenuto opportuno spegnere il mio iPhone — telefono che uso da quasi 4 anni — per utilizzare esclusivamente, per 1 intera settimana, il Lumia 800. O meglio, la mia idea era quella di utilizzare un qualsiasi telefono che non avesse una mela sul retro di vetro — e avrei lasciato decidere agli uffici stampa quale, fra il Nokia e il nuovo Samsung Galaxy Nexus realizzato da Google. Ho voluto testare le reazioni agli stereotipi di ciascuna azienda. Google è quella con le mense vegan e kosher, con migliaia di plurilaureati creativi; mentre Nokia e Microsoft sarebbero abitate da droni compiacenti e finlandesi difettosi. Così ho mandato una formale richiesta a Google di ricevere un terminale per condurre una recensione approfondita sul loro nuovo telefono e a Nokia ho scritto prima su Twitter, e poi una mail che iniziava con “Salve amici dell’ufficio stampa” continuava avvertendo che avrei testato come avrebbe reagito il mio corpo agli agenti esterni finnici, e terminava con “un vostro fan che non ha mai usato un Nokia in vita sua”. Google non si è mai fatta viva, mentre la Nokia mi ha risposto con un sorriso, e un paio di giorni dopo mi sono ritrovato in mano il loro telefono più importante e costoso.

Non è stato semplice abbandonare qualcosa su cui dipendi ogni giorno. Ho immediatamente capito che la mia vita non sarebbe più stata la stessa. Per esempio, per il Lumia 800, non esiste nessuna app che mi permetta di usare un telefono da 670€ come telecomando per la TV.

Con il Nokia non ho potuto fare tutto questo:

1. Cambiare canale mentre sono in un’altra stanza.

2. Alzare il volume mentre sono in bagno e qualcuno dorme.

3. Spegnere la tv dopo aver chiuso la porta di casa (o viceversa).

4. Mettere gattini di Youtube mentre parla Giulia Innocenzi.

Non so come il mio iPhone riesca a interfacciarsi con la TV Samsung, credo che sia grazie alla ricerca finanziata con i soldi raccolti negli anni in cui non ho mai donato per Telethon un centesimo.

Quello che invece il Lumia fa benissimo è raccogliere tutti i rifiuti digitali lasciati da conoscenti e non su Facebook, Twitter e Messenger per presentarli in caselle quadrate colorate in costante movimento. Qualcuno posta una foto di quello che presto attraverserà il suo tubo digerente e sul Lumia scivola fluida dopo nome e cognome. Ogni volta che hai in mano il telefono vieni circondato da foto di persone che conosci, ragazze che ti sei fatto e vorresti farti, ex che non vorresti mai più vedere, i tuoi capi. Caselle che si accendono e si spengono illuminando Polaroid di umanità intangibile che detesti e ami, come fosse l’albero di natale nella cantina di un serial killer.

Ho letto diverse recensioni italiane e non, e nessuna ha nominato questa cosa o il telecomando-app. Parlano tutte di processori di cui è impossibile fare lo spelling oppure mostrano benchmark su Angry Birds o quanto sia veloce il telefono a visualizzare pagine Internet realizzate rispondendo a ogni criterio offensivo per gli esseri umani. Ma a cosa serve utilizzare uno smartphone se non si ha la possibilità di risolvere problemi da 1° mondo?

Non sono contrario ai benchmark e a chi li realizza; è che mi sembrano la versione informatica dei tizi che esprimono i propri stati d’animo attraverso metafore calcistiche e bevono vino dal cartone. La vita è più complessa e affascinante di questo.

Il Lumia 800 è un prototipo di telefono, una speranza di quello che avverrà con la maturità fra 1 o 2 generazioni. Usarlo ora significa essere costretti a una esperienza prettamente passiva; a osservare ciò che realizzano i tuoi amici con telefoni migliori di questo. Del resto la funzione principale di ogni smartphone che si rispetti è la possibilità di ignorare chi vorrebbe fisicamente interagire con te nella vita di tutti i giorni. Il Nokia Lumia 800 preferisce invece metterti al centro di tutte le persone che hai incontrato nella tua esistenza mentre urlano in contemporanea come sopravvivono.

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