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C’è stato il primo match di Tinder in Antartide

L’ha raccontato Grace Wyler su The Cut, il femminile del New York Magazine. Nel corso di una nottata particolarmente noiosa, a un ricercatore della stazione di McMurdo, base permanente Usa nel bel mezzo dell’Antartide, è venuto in mente di andare su Tinder. Lo scienziato non era alle prime armi con l’app: l’aveva già usata diverse volte negli Stati Uniti, ma non aveva mai provato ad accedervi nel bel mezzo del nulla, dove da un po’ si ritrovava a lavorare. Non era rimasto affatto sorpreso, quindi, quando non aveva visto comparire alcun profilo. Non appena aveva provato ad espandere il raggio di ricerca, però, ecco comparirne uno, uno soltanto: un’altra ricercatrice, che lavorava a 45 minuti di elicottero dalla sua stazione. Swipe right immediato, match dopo pochi minuti.

Al momento del match, racconta lo scienziato, la donna si trovava in una tenda nelle valli desertiche del canale Mc Murdo. Non è possibile contare su calcoli e statistiche precise, ma è estremamente probabile che si sia trattato del primo match su Tinder mai verificatosi nel polo sud. E quasi certamente l’unico, quest’anno, visto che, come ha spiegato lo scienziato (che ha preferito rimanere anonimo, per paura di cacciarsi nei guai se il governo dovesse venire a sapere che utilizza la preziosissima banda larga per procacciare appuntamenti) ultimamente i fondi per la ricerca hanno subito gravi tagli, decimando i ricercatori e le ricercatrici disponibili in zona.

I due potenziali amanti si sono incontrati alcune settimane dopo il match: un breve incontro, spiega lo scienziato, perché lei partiva il giorno dopo. Dovrebbero rivedersi prima della fine della stagione di ricerca estiva. «Lei tornerà, quindi c’è ancora speranza», ha commentato lo scienziato, lasciando intuire come l’incontro abbia lasciato qualcosa in sospeso, almeno per lui.