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21:27 lunedì 14 luglio 2025
L’annuncio dell’arrivo a Venezia di Emily in Paris lo ha dato Luca Zaia Il Presidente della Regione Veneto ha bruciato Netflix sul tempo con un post su Instagram, confermando che “Emily in Venice” verrà girato ad agosto in Laguna.
Ancora una volta, l’attore Stellan Skarsgård ha voluto ricordare il fatto che Ingmar Bergman era un ammiratore di Hitler «È l’unica persona che conosco ad aver pianto quando è morto Hitler», ha detto. Non è la prima volta che Skarsgård racconta questo lato del regista.
Superman non ha salvato solo la Terra ma anche Warner Bros. La performance al botteghino dell'Uomo d'acciaio è stata migliore delle aspettative, salvando lo studio dalla crisi nera del 2024. 
Cosa si dice del nuovo sequel di Trainspotting, Men in Love Pare sia molto lungo, abbastanza nostalgico e con dei passaggi notevoli in cui Irvine Welsh si dimostra ancora in forma.
I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.

Perché il tempo in quarantena è sembrato andare più veloce

21 Maggio 2020

Ripensandoci oggi, che siamo nel mezzo della fase 2 e tentiamo di riabituarci alla nuova normalità, il tempo della quarantena sembra essere volato. È una sensazione che condividono molte persone, come racconta sulla Bbc Claudia Hammond, presentatrice radiofonica e autrice di Time Warped: Unlocking the Mysteries of Time Perception, saggio che indaga proprio le ragioni alla base delle diverse percezioni del tempo. Nonostante all’inizio fossimo tutti preoccupati di come avremmo passato le nostre giornate una volta annullati la mondanità e gli impegni di lavoro, e nonostante in molti fra noi si sono poi lanciati in altrettante attività, dalla cucina alla cura della casa e dei figli fino allo smart working, è difficile oggi distinguere nettamente il tempo che abbiamo passato rinchiusi nelle mura domestiche, con l’obbligo di non uscire.

Uno dei motivi, spiega Hammond, è che creiamo la nostra esperienza soggettiva del tempo nella nostra mente e non sempre corrisponde a ciò che leggiamo sull’orologio o sul calendario: «Stimiamo il tempo che passa in due modi: prospetticamente (quanto è veloce il tempo che passa in questo momento?) e retrospettivamente (da quanto è passata la scorsa settimana o l’ultimo decennio?)». La nuova routine instaurata nel lockdown, per quanto piena di ostacoli, sembra oggi un unico blocco in cui è difficile distinguere un giorno dall’altro o ricordare qualcosa di specifico. Questo perché, essendo stati sempre in casa a fare più o meno le stesse cose, i giorni hanno finito per assomigliarsi tutti, senza che ci fossero dei momenti particolari. Magari ricordiamo dov’eravamo quando il virus è comparso per la prima volta nel nostro Paese, o quando è stata annunciata la quarantena dal governo, o qualche notizia che ci ha colpito e fatto soffrire, ma individuare un momento “domestico” è molto più complicato.

I giorni “sfocati”, infatti, tendono ad accorparsi tutti insieme, identici fra loro, e questo ci impedisce di creare nuovi ricordi, una cosa che è fondamentale per la nostra percezione del tempo. «I ricordi sono uno dei modi con cui giudichiamo quanto tempo è passato. Quando vai in vacanza per una settimana in un nuovo posto, il tempo passa veloce mentre sei via e perché tutto è nuovo, ma quando torni a casa, ti guardi indietro e hai accumulato così tanti nuovi ricordi che spesso sembra di essere stati via molto più di una settimana», scrive Hammond. Con il tempo della quarantena, però, è successo l’esatto contrario: ci è sembrato interminabile mentre lo vivevamo, stretti nel presente, e ora inizia già a sfaldarsi e ad apparire confuso, quasi come un brutto sogno.

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