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11:47 martedì 9 dicembre 2025
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.
L’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix sta mandando nel panico tutta l’industria dell’intrattenimento La geografia del cinema e dalla tv mondiale cambierà per sempre, dopo questo accordo da 83 miliardi di dollari.
Lily Allen distribuirà il suo nuovo album anche in delle chiavette usb a forma di plug anale Un riferimento a "Pussy Palace", canzone più chiacchierata di West End Girl, in cui racconta come ha scoperto i tradimenti dell'ex marito, l'attore David Harbour.
Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.
L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Secondo una ricerca, l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione in Europa sta facendo aumentare e arricchire i trafficanti di essere umani Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.

Lasagne Colgate e altri insuccessi: apre il Museo dei fallimenti

20 Aprile 2017

Lo psicologo del lavoro Samuel West è anche un appassionato di fallimenti commerciali: lo affascinano quei casi di prodotti lanciati sul mercato da aziende che, pur ricoprendo posizioni dominanti nei loro settori, sono riuscite a ottenere flop così sostanzialmente prevedibili da risultare assurdi. Prendete Colgate, che negli anni Ottanta, tentando di buttarsi a capofitto nel fiorente consumo di cibo surgelato, ha esordito nientemeno che con una linea di lasagne surgelate. Come si poteva immaginare, tuttavia, chi avrebbe mai comprato la propria cena da un’azienda nota e rispettata, sì, per carità, ma per le ricette dei suoi dentifrici?

1600

West, che è americano ma vive in Svezia, sostiene che, mentre il successo è noiosamente ripetitivo, ogni flop è memorabile a modo suo, oltre a essere la chiave di ogni futuro successo. Così, dopo un anno di intensa attività curatoriale, ha aperto a Helsingborg il suo Museum of Failure, un’esposizione permanente di una sessantina di oggetti ammantati dall’ombra sinistra di un insuccesso più o meno incredibile. Che ne è stato della Crystal Pepsi, del McDonald’s Arch Deluxe, della penna Bic “For her” (con motivi floreali, dedicata alla clientela femminile)? E, passando alla tecnologia, com’è stato possibile che Microsoft investisse tanto nel suo brand di pseudo-iPod Zune, o che la console casalinga di Apple del 1996, Pippin, sia sconosciuta e dimenticata come un oggetto di una realtà parallela? Il Museum of Failure non offre risposte: si limita a comporre un’enciclopedia dei fallimenti.

Immagini di Samuel West via The Guardian
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