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04:45 venerdì 21 novembre 2025
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

Lasagne Colgate e altri insuccessi: apre il Museo dei fallimenti

20 Aprile 2017

Lo psicologo del lavoro Samuel West è anche un appassionato di fallimenti commerciali: lo affascinano quei casi di prodotti lanciati sul mercato da aziende che, pur ricoprendo posizioni dominanti nei loro settori, sono riuscite a ottenere flop così sostanzialmente prevedibili da risultare assurdi. Prendete Colgate, che negli anni Ottanta, tentando di buttarsi a capofitto nel fiorente consumo di cibo surgelato, ha esordito nientemeno che con una linea di lasagne surgelate. Come si poteva immaginare, tuttavia, chi avrebbe mai comprato la propria cena da un’azienda nota e rispettata, sì, per carità, ma per le ricette dei suoi dentifrici?

1600

West, che è americano ma vive in Svezia, sostiene che, mentre il successo è noiosamente ripetitivo, ogni flop è memorabile a modo suo, oltre a essere la chiave di ogni futuro successo. Così, dopo un anno di intensa attività curatoriale, ha aperto a Helsingborg il suo Museum of Failure, un’esposizione permanente di una sessantina di oggetti ammantati dall’ombra sinistra di un insuccesso più o meno incredibile. Che ne è stato della Crystal Pepsi, del McDonald’s Arch Deluxe, della penna Bic “For her” (con motivi floreali, dedicata alla clientela femminile)? E, passando alla tecnologia, com’è stato possibile che Microsoft investisse tanto nel suo brand di pseudo-iPod Zune, o che la console casalinga di Apple del 1996, Pippin, sia sconosciuta e dimenticata come un oggetto di una realtà parallela? Il Museum of Failure non offre risposte: si limita a comporre un’enciclopedia dei fallimenti.

Immagini di Samuel West via The Guardian
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