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15:46 giovedì 18 settembre 2025
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar per il miglior film internazionale.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 

I film più attesi al Sundance, che torna dal vivo dopo due anni

18 Gennaio 2023

Dopo due anni in cui si è svolto a distanza a causa della pandemia, il Sundance Film Festival nel 2023 tornerà dal vivo, a Park City, nello Utah, dal 19 al 29 gennaio. Su Variety, Brent Lang e Rebecca Rubin si sono chiesti se dopo due anni di “sospensione” il Sundance tornerà a essere quell’evento così peculiare nell’universo dei festival cinematografici americani. Prima della pandemia, infatti, il Sundance era un luogo e un momento in cui «i capi degli studios e i dirigenti delle piattaforme streaming facevano a gara per accaparrarsi i posti migliori in sala e poi, appena partiti i titoli di coda, scattavano subito verso l’uscita nel tentativo di anticipare la concorrenza e strapparle i film migliori». Non è detto, però, che il festival torni a essere quel che era: la crisi economica ha colpito durissimamente il settore, sia gli studios che le piattaforme hanno meno soldi da spendere, soprattutto su quei film indipendenti e d’autore che stanno andando tutti così male al botteghino.

Nonostante le circostanze avverse, però, il Sundance resta pur sempre uno degli eventi fondamentali del calendario cinematografico internazionale, come dimostra anche la lista dei film più interessanti in mostra al festival 2023, stilata proprio da Variety. Uno dei titoli più attesi è l’adattamento cinematografico di “Cat Person”, racconto di una notte di sesso andata male pubblicato cinque anni fa sul New Yorker e diventato immediatamente virale (ne avevamo parlato qui, e poi ancora qui con l’autrice Kristen Roupenian, che nel frattempo ha scritto libri e sceneggiature). Gli altri tre film molto ambiti dai produttori sembrano essere: Drift di Anthony Chen, la storia di una rifugiata che scappa dalla guerra in Liberia, arriva in un’isola greca e qui fa amicizia con una guida turistica locale;  Magazine Dreams, film in cui Jonathan Majors – che sarà protagonista anche di Creed III e del nuovo capitolo delle avventure di Ant-Man and The Wasp – pare dia l’ennesima prova del suo talento attoriale; e, soprattutto, Eileen, romanzo di Ottessa Moshfegh il cui adattamento cinematografico avrà come protagonisti Anne Hathaway e Thomasin McKenzie.

Per quanto riguarda, invece, le potenziali sorprese, si parla molto bene di Shortcomings, esordio alla regia di Randall Park, un po’ coming of age un po’ manifesto per gli impallinati di cinema; di Jamojaya, una sorta di Elvis con protagonista il popolarissimo rapper indonesiano Imanuel; di Sometimes I Think About Dying, storia di una ragazza (Daisy Ridley, la Rey della trilogia sequel di Star Wars) ossessionata dalla morte; e di Passages, film di un veterano del Sundance come Ira Sachs, descritto come un racconto di «quanto la vita possa essere incasinata», in particolare quella di una coppia di omosessuali interpretati da Franz Rogowski e Ben Whinshaw. Infine, ultima delle sorprese: Flora and Son, storia d’amore tra una madre single (Eve Hewson) e il suo maestro di chitarra (Joseph Gordon-Levitt), che si conoscono e innamorano durante una serie di lezioni su Zoom.

Per i documentari, invece, tre titoli hanno fin qui attratto la maggior parte delle attenzioni: A Still Small Voice, che racconta tutto quello che è successo all’ospedale Mount Sinai di New York tra il 2020 e il 2021, nel periodo peggiore della pandemia; Aum: The Cult at the End of the World, storia di come un maestro di yoga (Shoko Asahara) si sia trasformato nel guru della setta apocalittica Aum Shinrikyo, inserita poi nella lista delle organizzazioni terroristiche dalle autorità giapponesi in seguito alla scoperta di piani per un attentato alla metropolitana di Tokyo, che i “fedeli” volevano riempire di gas sarin; ultimo titolo, Beyond Utopia, film che segue diverse famiglie nordcoreane nel loro tentativo di fuggire dalla Repubblica popolare democratica.

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Parliamo di It Was Just An Accident di Jafar Panahi, già vincitore della Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes.

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Robert Redford, la star politica di un mondo che non c’è più

Dalla vita ha avuto tutto: fama, bellezza, successo, ricchezza, riconoscimento. Ma erano altre le cose che gli importavano: la democrazia, il cinema indipendente, le montagne dello Utah, e opporsi a un'industria che ormai disprezzava.

È morto Robert Redford, una leggenda del cinema americano

Aveva 89 anni, nessun attore americano ha saputo, come lui, fare film allo stesso tempo nazional popolari e politicamente impegnati.

Tra i candidati a rappresentare l’Italia all’Oscar per il Miglior film internazionale ci sono praticamente tutti i film italiani usciti quest’anno

Tranne La grazia di Paolo Sorrentino, ma non per volontà: la sua assenza è solo una questione burocratica.