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La Tv argentina ha scambiato Gasperini per il truffatore delle pensioni che si era travestito da sua madre Un meme molto condiviso sui social italiani è stato trasmesso dal tg argentino, che ha scambiato Gasperini per il Mrs. Doubtfire della truffa.
La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.
A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.

Perché è impossibile ignorare il pianto di un bambino, secondo la scienza

31 Agosto 2016

Gli studi sull’interpretazione del pianto dei neonati non sono ancora lontani dall’inizio della loro attività di ricerca, ma sono già arrivati a diverse scoperte interessanti, scrive in un articolo il magazine Time. A chiunque è capitato di sedere in aereo accanto a un neonato particolarmente incline a manifestare il suo disagio, ma che la reazione sia di insofferenza o di dispiacere, la certezza è che quel pianto non verrà ignorato: perché?

«Per prima cosa, è importante distinguere l’atto del piangere e le lacrime», si legge nel pezzo, «molte specie piangono, ma gli unici animali a produrre gocce che scendono lungo i dotti lacrimali siamo noi». Le lacrime, di per se, non sono affatto un prerequisito del pianto: i neonati, per l’appunto, piangono senza lacrime, che iniziano a produrre dai due ai tre anni d’età, e le loro manifestazioni di insoddisfazione sono il risultato di un’evoluzione separata rispetto al pianto “adulto”.

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Il pianto è un comportamento primitivo che si riscontra nei mammiferi, e l’origine comune della sua evoluzione è ulteriormente provata dal fatto che la struttura acustica e le motivazioni del pianto dei piccoli (fame, dolore, solitudine) sono le stesse in molte specie, dall’uomo, al gatto, al pipistrello. Sorprendentemente, le ricerche nel campo hanno stabilito che il tono dei vagiti dell’esemplare appena nato è spesso simile: un cervo adulto è “colpito” allo stesso modo da un pianto di un bambino e dal pianto di un piccolo della sua specie.

Ma cosa, esattamente, “colpisce” del piangere? È stato provato che il suono lamentoso tipico del pianto infantile attiva regioni cerebrali legate all’empatia e all’attenzione. E poi entra in gioco un ormone, l’ossitocina, responsabile dell’istinto che porta alla cura materna: quando un neonato è a disagio, su un piano neurochimico sperimenta cali di ossitocina, stimolandone di contro la produzione nei genitori, o in chi lo sente piangere. Quando si stabilisce un contatto col bambino, il cervello di quest’ultimo rilascia ossitocina, interrompendo il pianto. «A volte», precisa Time.

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