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16:14 lunedì 17 novembre 2025
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.

La storia dietro le stelle Michelin

25 Ottobre 2018

«Michelin ha anticipato la direzione nella quale si sarebbe mosso il turismo del ventesimo secolo», così il professore di storia francese Patrick Young commenta sulla Bbc l’attività delle famose guide turistiche. Édouard e André Michelin nacquero a Clermont-Ferrand (oggi nota come ‘cités Michelin’), dove ereditarono la fabbrica di pneumatici del padre. Una normale famiglia parte dell’industrializzazione della Francia di fine Ottocento. Una storia comune dal finale eccezionale. Perché ciò che di grande hanno fatto i due fratelli è prendere un’impresa di gomme e farne il simbolo della più raffinata cucina del mondo.

Le guide Michelin hanno il poter di determinare il successo o il fallimento di uno chef (Photo by Scott Wintrow/Getty Images For Michelin)

Fu nel 1900 che Michelin iniziò a produrre guide di viaggio che, inizialmente, venivano consegnate gratuitamente agli automobilisti. Un decennio dopo, alle guide si aggiunsero le mappe. Guide e mappe invitavano i viaggiatori a esplorare il proprio paese, consigliando loro i luoghi dove fermarsi a mangiare e dormire. L’obiettivo era quello di stimolare lunghi viaggi in auto e, di conseguenza, una più ampia vendita di pneumatici. Nel 1926, le guide cambiarono aspetto: i ristoranti ne divennero il fulcro; tutti recensiti da critici anonimi, il cui modo di agire è tutt’ora segreto.

Oggi, le guide Michelin coprono 34 paesi in Europa, Asia e America. La loro classifica è il più grande terrore e il più grande desiderio di ogni ristorante. Lo chef inglese Andrew Wong ha paragonato il prendere una stella a prendere moglie; mentre Gordon Ramsay ha raccontato di essere scoppiato in lacrime quando uno dei suoi ristoranti ne ha guadagnate due. Le guide Michelin hanno il potere di fare la fortuna di un ristoratore o, al contrario, di stroncarne la carriera per sempre. E i suoi ideatori, quasi un secolo prima di Master Chef e del #foodporn, hanno convinto i turisti di tutto il mondo che del buon cibo vale un lungo viaggio.

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