Hype ↓
12:38 giovedì 18 settembre 2025
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.

In Ucraina stanno abbattendo tutte le statue dedicate a personaggi russi

28 Aprile 2022

Fino allo scorso martedì, tra i monumenti di Pecherskyi, quartiere storico di Kiev, c’era una statua realizzata ai tempi dell’Unione Sovietica, un simbolo dell’amicizia tra il popolo ucraino e quello russo. Alle 5:36 dello scorso martedì, quella statua è stata decapitata e in seguito rimossa dalle autorità locali. Come riporta il Guardian, queste ultime hanno spiegato la loro decisione dicendo che quando un Paese ne invade un altro, lo bombarda, uccide la popolazione, l’amicizia finisce. Mentre la statua veniva abbattuta, una piccola folla festante si è radunata per assistere all’evento. Tra gli spettatori c’era anche Serhii Myrhorodskyi, architettto 86enne che si è detto molto felice della decisione del comune. Myrhorodskyi è l’uomo che nel 1982 progettò il monumento. 

La statua era lì da quarant’anni e ritraeva due lavoratori, uno ucraino e uno russo. La rimozione di questo monumento è solo l’inizio di un piano stilato dall’amministrazione comunale: l’obiettivo è abbatterne altre cinquantanove. E l’opera di rimozione non si limita alle statue: nelle prossime settimane cambierà anche l’onomastica urbana e tutte le vie intitolate a luoghi, eventi e personaggi legati alla Russia avranno un nuovo nome. A sovrintendere alla rimozione del “monumento all’amicizia” c’era che il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko. «Non uccidi un fratello. Non stupri una sorella. Non distruggi il Paese di un amico. Ecco perché lo stiamo facendo. Ecco perché, oggi, abbiamo rimosso questo monumento che un tempo simboleggiava l’amicizia tra l’Ucraina e la Russia», ha detto.

Oltre alla capitale, ci sono diverse altre città impegnate in simili progetti. A Ternopil è stato cambiato il nome a una via intitolata al cosmonauta Yuri Gagarin. Fontanka, villaggio nei pressi di Odessa, ha eliminato via Mayakovsky e l’ha sostituita con via Boris Johnson, un ringraziamento per la decisione del premier britannico di stanziare un pacchetto di aiuti militari da 100 milioni di sterline. Ma il progetto di rimozione più “radicale” resta comunque quello di Kiev, dove non resterà traccia non solo di omaggi a scrittori russi ma saranno eliminati anche riferimenti ad autori ucraini che scrivevano in russo o che «hanno assunto identità russa». La prossima tappa del progetto dovrebbe essere la fermata Tolstoj della metropolitana. E poi verrà il momento della statua di Mikhail Bulgakov, che sorge accanto alla casa in cui abitò e che oggi è un museo a lui dedicato. Ovviamente, non tutti sono d’accordo con questa operazione: ci sono cittadini che dicono che un conto è rimuovere un monumento eretto per celebrare l’amicizia tra due popoli oggi in guerra e un conto è rimuovere gli omaggi a scrittori e artisti del passato.

Nel frattempo, nelle città occupate dai russi sta succedendo una cosa uguale e contraria: i soldati stanno riempiendo piazze e vie di riferimenti alla storia e alla cultura russa. Nella città di Henichesk, per esempio, da quando sono arrivati i russi nella piazza principale è tornata la statua di Vladimir Lenin.

Leggi anche ↓

L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero