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03:42 mercoledì 19 novembre 2025
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.
Per la prima volta è stata pubblicata la colonna sonora di Una mamma per amica In occasione del 25esimo anniversario della serie, su tutte le piattaforme è arrivata una playlist contenente i migliori 18 brani della serie.
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
Le gemelle Kessler avevano detto di voler morire insieme ed è esattamente quello che hanno fatto Alice ed Ellen Kessler avevano 89 anni, sono state ritrovate nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco di Baviera. La polizia ha aperto un'indagine per accertare le circostanze della morte.
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.

Nel Medioevo invece di sottolineare si usava la “manicula”

24 Agosto 2017

Dimmi come evidenzi e ti dirò chi sei: durante gli anni del liceo e, eventualmente, dell’università, ognuno individua il proprio stile di sottolineatura. Con la matita leggera, intervallando 5 colori diversi di evidenziatore, annotando i pensieri a margine con la penna bic, lasciando i libri intonsi ma imbottiti di post-it. E qual era il modo di segnalare le cose importanti dei nostri predecessori? Come facevano a evidenziare cosa gli piaceva di più? Atlas Oscura risponde: la manina.

Nome tecnico manicula, la mano con l’indice puntato è documentata soprattutto in manoscritti dell’Europa medievale e rinascimentale. Il suo esordio come metodo di sottolineatura è difficile da individuare, sappiamo soltanto che la sua diffusione è cominciata intorno al XII secolo. Con l’avvento della stampa la situazione  cambia: gli scrittori e gli editori sottolineano per primi quello che credono essere significativo. Come Keith Houston rivela nel suo libro Shady Characters: The Secret Life of Punctuation, Symbols and Other Typographical Marks, il margine, che prima era il piano di lavoro, lo spazio di libertà del lettore, viene colonizzato dall’autore, che si preoccupa di fornire per primo note esplicative e commenti.

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Divertente è notare come ogni lettore personalizzava la propria manina: alcune sono decorate da eleganti maniche, altre hanno indici lunghissimi. Oppure c’era lo stile Petrarca: cinque dita e niente pollice. Poi, piano piano, le manine iniziarono a diventare più realistiche e simili tra loro: nel XIX secolo mani evidentemente maschili con un pezzo di manica (giacca e camicia) vengono usate per cartelloni pubblicitari e insegne, come un mezzo per direzionare lo sguardo e attirare l’attenzione.

E oggi? Di certo le manine non si sono estinte: il cursore del mouse può facilmente diventare un indice e le emojii sono piene di mani. Ma la manina più utilizzata di oggi, in un certo senso nello stesso modo dell’antica manicula (per sottolineare quello che secondo noi conta, che è importante o ci piace) resta il pollice alzato di Facebook.

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