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15:58 lunedì 24 novembre 2025
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vende il premio.
Un anziano di New York ha pubblicato un annuncio in cui chiedeva di venire a fumare una sigaretta al parco con lui e si sono presentate 1500 persone Lo smoke party improvvisato è stato lanciato dall’attore Bob Terry, che aveva anche promesso di offrire una sigaretta a chiunque si fosse presentato.
Sul canale YouTube di Friends sono stati pubblicati otto episodi mai visti prima dello spin off dedicato a Joey A vent’anni dalla cancellazione, la sitcom è stata pubblicata tutta quanta su YouTube, compresi gli episodi mai andati in onda.
È morto Udo Kier, uno dei volti più affascinanti e inquietanti del cinema europeo Attore di culto del cinema horror, Kier ha lavorato con tutti i grandi maestri europei, da Fassbinder a Von Trier, da Herzo ad Argento.
Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 

Perché “snowflake” (anime candide) è l’insulto dell’anno

29 Novembre 2016

La scorsa settimana gli Oxford Dictionaries hanno dichiarato “post-truth” la parola dell’anno. Ora il Guardian sembra voler suggerire l’insulto dell’anno: “snowflake”, che in italiano potrebbe trovare un equivalente in “anime candide”. Il termine è stato citato molto spesso durante quest’anno: Bret Easton Ellis, ad esempio, l’ha usato questa estate per commentare le reazioni sdegnate a un articolo controverso di L.A. Weekly sulla popstar Sky Ferreira: il pezzo era stato molto criticato perché si soffermava soprattutto sull’aspetto fisico della cantante, e Ellis aveva descritto i detrattori dell’articolo come «little snowflake justice warriors», cioè «anime candide che lottano per la giustizia», dicendo poi: «Oh anime candide, siete diventate tutte nonne e matrone che stringono le loro perle con fare inorridito quando qualcuno ha un’opinione diversa su qualcosa e un modo di esprimersi che non è il riflesso del vostro, deboli vanitosi piagnucolanti?».

Ma “snowflake”, come sottolinea il Guardian, è in realtà un termine venuto fuori già qualche anno fa per descrivere, in modo critico, una generazione di giovani considerata ipersensibile. Con il suo affermarsi, però, ha iniziato ad assumere connotati più ampi, e all’inizio di novembre il Collins English Dictionary ha inserito “snowflake generation” nella sua lista di parole dell’anno (insieme, tra le altre, a“Brexit”). La definizione che dà Collins riguarda i «giovani degli anni Dieci, visti come meno forti e più predisposti a offendersi delle generazioni precedenti».

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A giugno Angus Harrison ha scritto su Vice che questa generazione può anche essere definita «generazione sensibile» o «nuovi giovani retrogradi»: «I giovani di oggi sono davvero vecchi, noiosi e sensibili. Allo stesso tempo sono anche dei bambini, totalmente impreparati per il mondo adulto. Ha senso? No, non ce l’ha», si legge nel pezzo di Harrison. Liv Little, che a 22 anni è la caporedattrice del magazine Gal-Dem ed è stata inserita dalla Bbc tra le cento donne più influenti del 2016, ha invece sostenuto che i Millennials non sono «sensibili», ma semplicemente risentiti: «Stanno succedendo molte cose per cui essere arrabbiati, quindi perché non dovremmo esserlo? Chi si lamenta lo fa perché vuole un cambiamento», dice.

Ormai “snowflake” però non riguarda più soltanto i giovani: il termine è stato utilizzato indiscriminatamente in tutte le occasioni, dal voto sulla Brexit alla vittoria di Trump, da tutti gli schieramenti in gioco. Il motivo per cui è stato scelto lo ha spiegato il meteorologo Jim Dale, che ha detto che la parola indica «qualcosa di leggero, che viene trasportato ogni volta che soffia il vento. Tanti fiocchi di neve insieme possono formare una tempesta o un gran cumulo di neve: in questi casi le persone iniziano ad accorgersi di loro».

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