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Quali sono le serie più viste nella storia di Netflix

Ted Sarandos è il co-Ceo di Netflix e quando ieri, 27 settembre, alla convention della compagnia americana Vox Media si è alzato per presentare il suo Power Point, aveva solo due slide da proiettare. Nella prima c’era l’elenco delle serie più popolari sulla piattaforma per numero di utenti, nell’altra le ore passate a guardare tali serie. Perché ci dovrebbero interessare quelle slide e quei dati? Perché Netflix, come molte altre piattaforme streaming, non condivide praticamente mai i suoi numeri di engagement col pubblico, ed è la prima volta che comunica i dati che riguardano le metriche di tempo: «Stiamo cercando di essere più trasparenti con chi lavori per i nostri contenuti e con il mercato», ha detto Sarandos, definendo i dati dello streaming «per lo più una grande scatola nera».

La serie più popolare sia in termini di utenze che di ore si è rivelata essere Bridgerton, la cui prima stagione ha totalizzato 82 milioni di spettatori, per un totale di 625 milioni di ore di visione, solo nelle prime quattro settimane dall’uscita. Infatti, come ha spiegato il co-Ceo, «se non avessimo fatto quell’accordo con l’autrice Shonda Rhimes, la serie sarebbe altrove. Il talento deve essere rispettato». Bisogna ricordare che Netflix si accontenta di considerare “spettatore” qualsiasi utente che guarda un programma per più di 2 minuti, un calcolo che fa solo la piattaforma e che potrebbe non corrispondere esattamente ai dati reali.

Dopo la serie in costume di Shonda Rhimes è la quarta stagione di La casa di carta la seconda serie più popolare per le metriche che riguardano il numero di ore, seguita dalla terza di Stranger Things e da The Witcher (su Variety si possono consultare le slide che ha presentato il co-Ceo alla convention). Tra i film, invece, il primo è Bird Box con 282 milioni di ore dedicatevi, poi Extraction: Tyler Rake. Secondo Sarandos è probabile che tra poco Squid Game, il primo k-drama a raggiungere il primo posto in classifica Usa tra le novità più guardate, superi Bridgerton a livello globale, visto il successo che sta riscuotendo: «Ma non ce lo aspettavamo». Infine, alla domanda se Netflix abbia intenzione di acquistare piattaforme musicali come Spotify, sale di distribuzione o magari trasmettere eventi sportivi live, Sarandos ha risposto di no: «Siamo sempre stati costruttori, non acquirenti».